Quel che sta succedendo a Roma, in casa AS Roma, adesso inizia pure a sorpassare i confini del paradossale. Una nuova tremenda breaking, una nuova bomba esplosa a Trigoria a pochi giorni dal terremoto De Rossi incendia le ultime ore che precedono la gara interna con l’Udinese già notoriamente, per quanto argomentato e descritto, preludio di grossa contestazione. Perché stavolta dall’organigramma dirigenziale giallorosso salta un’altra testa. Evidentemente una delle più importante. La figura imputata d’aver deciso d’allontanare Daniele De Rossi, ovvero Lina Souloukou, CEO della società dei Friedkin. Per quanto descritto e ricostruito, i rapporti e le forti discussioni, le notevoli divergenze di vedute tra lei e l’ormai ex tecnico giallorosso, avevano portato alla scelta della proprietà americana di silurare l’allenatore, bandiera romanista, e sceglier la parte della loro figura di fiducia. E non devono esser stati giorni particolarmente agevoli per l’Amministratore Delegato, contestata dalla piazza, secondo alcune ricostruzioni addirittura costretta a girar ormai sotto scorta, rea d’aver ricevuto minacce intimidatorie. Ebbene, fino ad oggi, fino all’ora di pranzo. Lei, mamma di due figli, sembrerebbe che proprio per proteggere la sua famiglia abbia partorito la decisione clamorosa e irrevocabile di rassegnare le dimissioni, accettate e comprese dalla proprietà. Ed allora la breaking, la bomba odierna: “L’AS Roma comunica che l’Amministratore Delegato Lina Souloukou ha rassegnato le dimissioni – lancia il comunicato sul sito ufficiale del club all’ora di pranzo della domenica – Ringraziamo Lina per la sua dedizione in una fase particolarmente critica per il Club e le auguriamo il meglio per le sue future sfide professionali. La proprietà resta pienamente concentrata sulla crescita e sul successo della Roma, con una costante attenzione ai valori che rendono la nostra squadra così speciale”. Terremoto e autoimplosione dirigenziale che prosegue a Trigoria, senza precedenti. Se ne vanno, a quanto pare e stante le cose all’ordine del giorno, chi cacciato chi dimissionario, i due litiganti. Famiglia Friedkin già rientrata venerdì negli States. Anche oggi parlerà soltanto traghettatore Juric, capitato per caso a giocarsi la chance più importante della sua carriera in un terremoto. A Trigoria resta lui, la società diventa soltanto Ghisolfi, giovane direttore sportivo transalpino. Impensabile, soltanto sette giorni fa.
Sport
22 Settembre 2024
L’AS Roma dei Friedkin, terremoto infinito: lascia pure Souloukou, a Trigoria rimasero solo Ghisolfi e Juric