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    Cronaca
    23 Settembre 2024
    Ladispoli, due disabili truffati col trucco della donna incinta investita: portati via 21mila euro

    LADISPOLI (RM) – Continua la piaga della truffe telefoniche nel litorale nord di Roma. Nei giorni scorsi a Ladispoli la Polizia ha arrestato un 19enne italiano perché gravemente indiziato del reato di truffa aggravata ai danni di due fratelli disabili. In particolare, nei giorni scorsi, uno dei due ha ricevuto una telefonata prima da un presunto maresciallo dei Carabinieri e, poco dopo, da un presunto avvocato. Entrambi, nel corso della chiamata, hanno raccontato alla vittima che un suo parente si sarebbe reso responsabile di un incidente stradale nel quale era rimasta coinvolta una donna incinta, che avrebbe probabilmente abortito. Per tale motivo l’uomo era stato invitato a risarcire economicamente la donna per il danno subito, evitando così la denuncia per il parente coinvolto nel sinistro. A quel punto la vittima, insieme al fratello, ha iniziato a versare delle somme di denaro in favore del truffatore che, vedendo che i due erano stati facilmente soggiogati dalle sue telefonate, aveva continuato a chiamare quasi ogni giorno, prospettando aggravamenti di salute della fantomatica donna incinta e chiedendo, così,  nuove somme di denaro per cercare di evitare conseguenze penali al parente. Gli investigatori hanno constatato che il malcapitato, insieme al fratello, aveva già versato, a partire dall’11 settembre, complessivamente 21mila euro in più occasioni e, hanno, altresì, accertato che la vittima si era accordata per consegnare un’ulteriore somma di 2mila euro, dopo una settimana dall’ultima consegna. A questo punto è scatta la trappola. Gli agenti, grazie alle informazioni ricevute dai due fratelli truffati, hanno organizzato un servizio di appostamento per attendere lo scambio di denaro che era stato concordato all’interno del cortile di casa delle vittime. I poliziotti hanno provveduto, così, a siglare le 40 banconote da 50 euro che sarebbero state consegnare al truffatore, in modo tale da essere certi di fermare il soggetto in flagranza di reato. Così, nella mattinata del 17 settembre, il malfattore si è recato all’appuntamento, dove la vittima gli ha consegnato i 2mila euro, per poi allertare gli agenti che, poco dopo, all’uscita del portone di casa, lo hanno fermato per un controllo. I poliziotti hanno identificato il 19enne italiano e lo hanno trovato in possesso delle 40 banconote segnate in precedenza; così, al termine degli atti di rito, lo hanno arrestato perché gravemente indiziato del reato di truffa aggravata.