Un sogno infranto al novantesimo per quello che sarebbe stato a tutti gli effetti un colpo tremendamente eroico. Cade al minuto 98 la straordinaria resistenza dell’Arsenal all’Etihad, condannata dal fischietto di Oliver a giocarsi più di un tempo in inferiorità numerica. Ma a dispetto di quanto passa, come descriviamo sempre in queste righe, i Gunners da più di un anno hanno fatto eccome quel salto di qualità da mentalità vincente: reggono, forti, tosti e compatti, la difesa biancorossa ormai un muro. Muro valicato soltanto per l’appunto al 98, quando Stones spezza i sogni di gloria, perché scavalcare la diretta concorrente in trasferta sarebbe stato un colpo straordinario, una manifestazione di intenti che comunque, rilanciando la corsa all’oro Premier al terzo anno, resta tale. Sotto l’acquazzone di Manchester, lo scontro diretto più atteso tra le due armate che senz’altro anche quest’anno si contenderanno il titolo fino all’ultimo respiro s’è chiuso dunque due a due. Sospirone di sollievo per maestro Guardiola, rabbia e veleni per allievo Arteta, mai così vicino al colpo grosso. Infranto il sogno di Calafiori, stangata da fuori al debutto, subito a referto e in copertina, orgoglio azzurro ai massimi livelli in Prem. Man City che si salva e resta in testa, in attesa di scoprire l’esito del processo per le famose 115 violazioni dell’era Mansour. Appuntamento conclusivo della quinta giornata, turno che ha narrato la continuità del Villa capace di ribaltare 3-1 i lupi di Wolverhampton nel derby delle Midlans ma non quella del Newcastle trafitto a Craven Cottage dai colpi del Fulham di Marco Silva. Un sabato all’insegna proprio del 3-1, come quello con cui stavolta il Tottenham rovescia la resistenza del Brentford: Maddison ispira e Postecoglou respira, gli Spurs provano a rialzare la china. Per il Manchester United, salvato da un’Onana quest’anno forma esplosiva nerazzurre vibes, niente colpo esterno a Londra: col Palace soltanto reti inviolate. Tra le piccole ancora niente vittoria per l’Everton rimontato stavolta in quel di Leicester, 1-1 al King Power stesso risultato della matricola Ipswich che sulla Manica riacciuffa il Southampton all’ultimo respiro.
Sport
23 Settembre 2024
Resistenza eroica e muro, sogni Gunners infranti all’ultimo respiro: rabbia Arteta e sospirone Pep, corsa all’oro appena decollata