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    Cronaca
    24 Settembre 2024
    Ronciglione – L’ultimo saluto a Nadia Ferrari, mamma di Marco Mengoni: “Donna discreta e generosa”
    Marco, mano nella mano con papà Maurizio, ha salutato i tantissimi presenti

    RONCIGLIONE – Un duomo gremito ha accolto Nadia Ferrari, la mamma di Marco Mengoni venuta a mancare, dopo una malattia, il 22 settembre al policlinico Gemelli di Roma.

    A celebrare il rito funebre il parroco Silvio Iacomi e padre Duverly Goma, che ha assistito Nadia durante la lotta alla malattia.
    Tantissime le persone che sono volute essere accanto a Marco, per l’artista, la mamma è stata più di un punto di riferimento: una bussola, colei che, tenendolo per mano, gli ha fatto scoprire la musica, lo ha incoraggiato a coltivarla, fino a ottenere il successo internazionale. Non solo per il talento, ma anche per i valori stessi che gli ha trasmesso, come l’umiltà e la gentilezza. E quando Marco ha dovuto superare degli ostacoli, mamma Nadia non lo ha mai lasciato: a lei aveva dedicato il brano Luce (“Sei la mia luce e splendi sempre dentro l’anima”) e la seconda vittoria a Sanremo 2023 con il brano Due Vite. “Dedico questo Festival alla donna che mi ha messo al mondo. Devo ringraziare la vita per avermi fatto superare delle esperienze forti che però ti forgiano e ti fanno crescere. Parlo di esperienze di vita privata che sono molto delicate”.

    “Dolce, discreta e mite. Una madre e una moglie esemplare, a partire dal suo essere generosa. Il suo grande dono: la passione per la musica. La morte fa parte della vita, a qualsiasi età. Ma Nadia è viva e vivrà per sempre nel Signore e nel cuore dei tanti che l’hanno amata. Ora è nella luce e ha vinto la sua sofferenza umana e terrena. Questo significa credere e avere fede, e Nadia ha creduto e ha avuto fede fino alla fine“. Le parole dei sacerdoti.

    Oltre al figlio Marco, Nadia lascia il marito Maurizio, il fratello, la sorella e i nipoti.

    Tra le corone in omaggio alla madre di Mengoni anche quella di Nino D’Angelo che ha voluto così far sentire la sua vicinanza all’amico e collega artista.