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    Economia e Lavoro
    25 Settembre 2024
    Civitavecchia, Port Mobility annuncia 26 licenziamenti

    CIVITAVECCHIA – Si fa sempre più scuro il futuro occupazionale a Civitavecchia. Dopo le voci di una chiusura anticipata e senza smantellamento della Centrale Enel e i 17 esuberi annunciati da Minosse (vedi articoli linkati qui sotto), ora arrivano brutte notizie anche dal porto. Nelle scorse ore, infatti, la Port Mobility – la società che si occupa di mobilità e viabilità all’interno dello scalo – ha fatto sapere di avere pronte ben 26 lettere di licenziamento. Le ragioni alla base della decisione della società, spiegate in una nota, stanno nel fatto che a luglio scorso la logistica delle nuove banchine traghetti sono state affidate alla Grimaldi, da un lato. Dall’altro, sempre secondo Port Mobility, i licenziamenti sono la conseguenza della riduzione delle tariffe da far pagare alle utenze private e decise dall’Autorità Portuale nel giugno scorso. “Sebbene il piano operativo prevedesse la possibilità di fornire una molteplicità di attività all’interno della nuova darsena traghetti – si legge nella nota di Port Mobility –, è stato formalizzato un accordo limitato esclusivamente alle attività di imbarco, con scadenza prevista per il 2 gennaio 2025. Alla riduzione delle attività di viabilità complessivamente rese per i traffici connessi all’armatore Grimaldi – prosegue la comunicazione – si è aggiunta dunque la significativa diminuzione delle tariffe per gli altri servizi forniti nell’ambito delle banchine private. Una riduzione, quest’ultima, che rende le nuove tariffe su tali banchine poco remunerative alla luce dei notevoli costi gestionali e di personale connessi all’organizzazione dei servizi resi e che comporterà una contrazione del fatturato stimabile in circa due milioni di euro”.