logo
    Sport
    25 Settembre 2024
    Il debutto europeo di Baroni: Lazio ad Amburgo, stasera Dinamo Kiev
    Parte dal neutro tedesco il cammino biancoceleste nella nuova Europa League: turnover massiccio, fuori Tavares e Guendouzi oltre Dia e Castellanos

    La prima non si dimentica mai. Lo sarà senz’altro per Marco Baroni che, a 61 anni suonati, debutterà per la prima volta nel calcio europeo. Dopo tanta gavetta, sacrifici e salvezze, ecco l’opportunità più importante della sua carriera, la Lazio. E la Lazio stasera si rituffa nelle acque della sua decennale tradizione, l’Europa League. Sarà un debutto particolare perché arriverà in trasferta sì, ma forse più vicina rispetto a chi sulla carta dovrebbe giocare in casa, a chi ospita l’evento, quella Dinamo Kiev costretta al viaggio della speranza, per uscire dall’Ucraina con la missione d’arrivare ad Amburgo. La Lazio torna dunque in Germania e cerca i primi pesanti per arrivare la propria campagna continentale, la prima nella nuova Europa League stile Champions a girone unico e macro graduatoria a 36 squadre. Baroni non nasconde l’emozione in sala stampa, tratta l’EL non come distrazione ma come opportunità, ma ciononostante ha evidentemente deciso di varare il turnover. In porta confermato Provedel e rientra Romagnoli, ma riposano i due top d’inizio stagione Guendouzi e Tavares, a sinistra inevitabile chance per Pellegrini. Turnover massiccio, forse troppo, in avanti. Occasioni per Pedro e Noslin, dalla panchina sia Dia che l’appena ristabilito Castellanos. Gioca Dele-Bashiru che galleggerà tra centrocampo e attacco: a questo punto sarà fluido switch tra 433 e 4231. Per la Lazio seconda di tre trasferte: settimana faticosissima, domenica c’è Torino. Se in campionato Firenze ha lasciato strascichi, rimpianti e veleni, in Europa sarà fondamentale partire comunque bene, anche perché nel proseguimento dell’autunno il calendario continentale porrà i biancocelesti di fronte a sfide ad altissimo coefficiente di difficoltà, quali Ajax, Porto o Real Sociedad. L’obiettivo minimo, che resta comunque alla portata della Lazio, è quella di chiudere il macro girone nelle prime 24 posizioni su 36, per garantirsi almeno il playoff/sedicesimi che a febbraio verrà gli ottavi di finale.