La risposta di Matteo Berrettini. Pronta, all’istante, consegnata a capitan Volandri. Il tempo di digerire l’esclusione dalle finalissime di Coppa Davis in programma a fine novembre a Malaga che il capitolino torna immediatamente ad onorare il suo soprannome: torna a martellare, reazione istantanea, conquistati gli ottavi a Tokyo, dove nella giornata di dieri tra rabbia e amarezza apprese l’esclusione dai preconvocati della spedizione andalusa per le Final Eight azzurre. E rende subito dolce l’alba degli italiani Matteo Berrettini, col primo gioiello proveniente dal Sol Levante. Battuto ancora l’olandese van de Zandschulp, rispettati i pronostici, prestazione autoritaria con 6-4 e 6-3 per un due a zero chiuso in nemmeno un’ora e mezza di gioco. Tre break consecutivi nel primo set, servizio subito strappato e massima freddezza nel secondo, gestito con grande esperienza. Una sentenza, il Martello. Conquistati gli ottavi di un torneo di livello più prestigioso rispetto ai vari 250 conquistati nel 2024, anno della sua resurrezione: parliamo di un 500 parallelo a quello che vedrà protagonisti Musetti e Sinner in Cina, non a caso agli ottavi affronterà gente come Fils o Fritz. Se Berrettini supera dunque i sedicesimi, lo stesso però non si può purtroppo dire per Darderi, battuto con un doppio 6-4 dall’argentino Navone. Per Luciano ancora grossa fatica a dimostrare di poter stare a questi livelli. Resterà comunque in Oriente: tenterà maggior successo a livelli paradossalmente ancor più importanti, cercherà di destreggiarsi infatti nei primi turni del Masters 1000 di Shangai.