logo
    Sport
    1 Ottobre 2024
    Il martedì di Champions: Milan rimpianti e veleni, Inter poker sul velluto

    Non è stata la notte di Champions che i tifosi rossoneri desideravano. Il risultato è amaro, è di quelli che fa male. Si esce da Leverkusen sconfitti uno a zero tra mille rimpianti e veleni: rimpianti per un primo tempo troppo timido vista la prestazione e soprattutto la mole di occasioni create nella ripresa, veleni invece per una direzione arbitrale che proprio nella ripresa ha lasciato più di qualche perplessità, diciamo così. La netta impressione è che manchi un rigore su Loftus Cheek proprio all’ultimo respiro di gioco. Alla fine vincono le aspirine, decide un tapin di Boniface ad inizio ripresa, vince il giovane Bayer di Xabi Alonso, creatura giovane e ammirevole, ma che senz’altro deve far meno paura dell’exploit dell’anno scorso. Il Milan è arrabbiato. Il Milan è affamato, però. Nata la creatura di Fonseca, eccome. Magie del calcio, quel derby che ribalta tutto, utopia se pensiamo alla fredda e dolorosa notte di due settimane fa a San Siro, trafitta dai colpi del Liverpool. Oggi il Milan gioca e non s’arrende. Non lo farà nemmeno stavolta, nonostante stavolta servissero davvero i primi punti Champions, per una graduatoria che vede i rossoneri in fondo, fanalini, ancora senza lunghezze all’attivo. Che vince e convince, in scioltezza, sono invece i cugini nerazzurri: a San Siro scorpacciata Inter, turnover ma pur sempre tutto agevole contro la piccola Stella Rossa, poker, festa e quattro a zero. Poker sul tabellino, poker in classifica dopo il bel pari di Manchester. Una festa, quella del Meazza, dove partecipano tutti: glorie per Arnautovic e Taremi, esulta tutto lo spogliatoio. Poi i super classici: continuità Lautaro, gioiello Calha. L’Inter fa il suo, stavolta in grande stile.