Trentacinque anni dopo, Denis Bergamini può volare libero. La giustizia, dopo oltre tre decenni ed un lavoro durato anni e anni, ha compiuto evidentemente il suo percorso. Dopo otto infinite ore di Camera di Consiglio infatti, tutto un paese attendeva e sospirava per la sentenza finale. La Corte d’Assise ha espresso il suo verdetto: Isabella Internò, ai tempi ex fidanzata del calciatore del Cosenza, condannata a 16 anni di reclusione. Ribaltati decenni in cui sosteneva si fosse trattato di suicidio, motivazioni che colpevolmente troppi anni fa archiviarono il caso. Adesso riaperto. E capovolto. Prove troppo schiaccianti. Al secondo tentativo, dopo quello del 2017, la Procura di Castrovillari ce l’ha fatta. Aveva chiesto 23 anni ( https://www.lacronaca24.it/2024/09/20/omicidio-bergamini-decolla-il-processo-la-procura-chiede-23-anni-per-lex-interno/ ) come descritto e narrato giorni fa imputando l’allora ex fidanzata per concorso in omicidio volontario. E così è stato provato e testimoniato. La Corte ha ridimensionato la pena, attenuanti prevalenti sulle aggravanti. In attesa di capir chi eseguì, quel soffocamento con sciarpa prima di spedire Denis sotto un camion sulla drammatica Strada Statale 106 all’altezza di Roseto Capo Spulico nell’ormai remoto ma mai dimenticato 18 novembre 1989, in attesa di comprender chi furono le braccia, lei fu la mente. Per gelosia, lei, che non mollava mai l’ex, come provarono diverse testimonianze. L’imputata ha assistito alla lettura della sentenza al fianco dei suoi legali, sentenza che ribalta una difesa che ha sempre parlato, proprio, per l’appunto, di suicidio. Così, quella notte, non andò. Quel che Cosenza, tutta, forse, ha sempre saputo. E anche da stamani fino a stasera, tra bandiere ed ex compagni, la città ha saputo accompagnare Denis alla fatidica verità. 35 anni dopo.
Cronaca, Sport
1 Ottobre 2024
Processo Bergamini, ecco la sentenza: Isabella Internò condannata a 16 anni di reclusione
Altro che suicidio, la Corte d'Assise ha ribaltato una storia lunga 35 anni: come provato dalla Procura di Castrovillari, la sua ex fu mandante d'omicidio volontario.