VITERBO – “Stipendi, Viterbo è fra le città più povere d’Italia”. A lanciare l’allarme è la Cobas Viterbo – lavoro privato che analizza una ricerca della Cgia di Mestre.
Secondo il dossier la Tuscia, nella classifica delle retribuzioni medie più alte, risulta addirittura al 77esimo posto.
“Nella città di Viterbo – spiega la Cobas Viterbo – lavoro – lo stipendio medio annuale si ferma a 17.234 euro, al 77esimo posto fra le 103 provincie analizzate. Viterbo è la peggior provincia della regione (Roma si attesta intorno ai 24mila euro, Frosinone 19mila e Rieti 18mila). Ma se i Contratti collettivi applicati sono nazionali, con le stesse retribuzioni a parità di mansione come è possibile?
In generale, un anno di lavoro corrisponde a 312 giornate. A Viterbo i datori denunciano una media di 234 giornate l’anno, portando la città nuovamente negli ultimi posti. Questo mostra come una parte dei lavoratori venga assunto con orari ridotti per poi essere ricattato con gli straordinari. Viterbo vede inoltre la maggior parte degli impieghi proprio nei settori più a rischio: agricoltura, commercio, turismo e cura della persona. Come Cobas diffonderemo un manuale sul lavoro nero e grigio, in modo da avere gli strumenti per difenderci e ogni giovedì è attivo lo sportello per chi vive una situazione di sfruttamento e mancanza di diritti sul lavoro”.