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    2 Ottobre 2024
    ATP 500 Pechino. Battaglia stellare, spot planetario: orgoglio Sinner, ma vince Alcaraz

    E pazienza se Sinner sopra tre a zero all’ultimo respiro, a quel meraviglioso dramma chiamato tie-break del terzo set, conduce le danze alla fine di una battaglia infinita che stavolta l’ha visto sconfitto. Perché dobbiamo saper apprezzare il valore dello sport. E la finalissima di un semplice ATP 500, stavolta quello di Pechino, danze del Sol Levante propedeutiche per il grande appuntamento dei Masters 1000 di Shanghai, che vedrà immediatamente protagonista Jannik, orgoglio tricolore. Orgoglio puro. Comunque Wada. Già, perchè nonostante il ricorso e quel che sta vivendo, Jannik mostra glacialità ancora una volta, fino alla fine. Giocando e combattendo, dopo un percorso stremante giorno dopo giorno che sfocerà nei limitrofi 1000, senz’altro con quel pizzico d’amaro in bocca, ma soprattutto con quel grosso sentimento d’orgoglio trasmesso alla Nazione. Perché di mercoledì Sinner avrà pur perso una battaglia, tra l’altro in undici scontri diretti adesso siamo sette a quattro per Alcaraz, ma mai quella guerra tennistica che continua a condurre dall’alto del suo stellare ranking ATP che proprio come Nazione, ci si scusi la ripetizione di parole nella stessa frase, vada difeso e celebrato. Anche quando si perde. Perche se si perde oggi, mercoledì ha vinto lo sport. Una finale mozzafiato che ha incollato tutti ai teleschermi e che ha costretto giornalisti e addetti a lavori a riflettere su cosa effettivamente dettare, narrare. Ha vinto lo sport. Perché se Sinner sotto nel primo set rimonta di freddezza e glacialità, Alcaraz rimonta e pareggia nel secondo con potenza. Ma sarebbe sbagliato parlar di qualità, perchè quando parli di tal concetto e caratteristica non puoi certo voltar le spalle a Jannik. Ed il terzo set è stato supremo. Botta e risposta. Servizio e resistenze. Fino a quel tie che Sinner ha condotto, ma stavolta senza successo. Ha perso, ok. Ma l’Italia, col numero uno al mondo, vanta e vanterà uno spot generazionale da qui per i prossimi probabili dieci anni. Sono presente e futuro. E dobbiamo esaltar cosa ammirato, cosa s’è visto. Alla fine dei tre set avrà pure vinto Alcaraz, ma resta numeri alla mano decisamente dietro a Jannik. Appuntamento a Shanghai. Spettacolo appena iniziato. Uno spettacolo destinato a durare un decennio.