VITERBO – Mercoledì di passione, quello di ieri, per migliaia di pendolari della Tuscia e del Lazio.
Dalle 6,30 della mattina la circolazione è stata sospesa nelle stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina per un guasto alla linea. Di conseguenza, tutti i treni in arrivo specialmente dal Lazio sono rimasti inchiodati causando enormi ritardi arrivati fino a quattro ore.
La situazione è tornata lentamente alla normalità dalla tarda mattinata in poi, ma i disagi creati ai pendolari sono stati enormi.
Per quanto riguarda la Tuscia, gli utenti partiti da Viterbo, Vetralla e altre stazioni più piccole sono rimasti bloccati a metà strada. E quasi tutti sono stati costretti ad annullare i vari appuntamenti tra università, lavoro e salute.
“Ci scusiamo per i disagi della giornata, disagi importanti – ha spiegato ieri l’amministratore delegato di Rfi Gianpiero Strisciuglio –. È avvenuto un guasto raro che ha colpito la cabina elettrica che alimenta l’impianto di circolazione nel nodo di Roma. I nostri operai sono intervenuti prontamente e alle 8,30 abbiamo ripristinato la circolazione”.
Tantissimi i commenti social degli utenti, tra chi racconta: “Ho preso il treno alle 9 e sono arrivato alle 13,15, Vergognoso!” e chi, sfiduciato, commenta: “È diventato un problema anche raggiungere l’università e i posti di lavoro”.
Sulla questione, sempre ieri, è intervenuto anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini.
“Chi ha sulla coscienza i disagi creati oggi a migliaia di persone ne dovrà rispondere – ha spiegato quest’ultimo -. I tecnici mi dicono esserci stato un errore stanotte di un’impresa privata, che ha piantato un chiodo su un cavo e poi il tempo di reazione di fronte a questo errore – conto che il privato ne risponderà – non è stato all’altezza della seconda potenza industriale d’Europa”.