ROMA – Proseguono i controlli della Polizia di Stato in vista del prossimo Giubileo e resta alta, al contempo, l’attenzione nella zona della stazione: sono quattro le strutture ricettive nei confronti delle quali, nella giornata di ieri, è scattato il provvedimento di sospensione della licenza emesso dal Questore di Roma in applicazione dell’articolo 100 T.U.L.P.S..
Il primo sigillo è stato apposto dagli agenti del commissariato Borgo a carico di una struttura ricettiva sita in via Lucrezio Caro, che resterà chiusa per i prossimi dieci giorni. A seguito di una serie di controlli amministrativi effettuati dalla squadra di polizia amministrativa, infatti, è emerso che l’attività, avviata nel 2021, non era mai stata registrata al portale “Alloggiati” della Questura di Roma e, pertanto, non erano mai state comunicate le generalità delle persone ospitate presso la struttura. La lista dei clienti, invece, era perfettamente registrata in un portale manageriale utilizzato per la gestione dei check-in e check-out degli ospiti.
Dagli accertamenti effettuati dai poliziotti, è poi emersa la presenza di una camera e tre posti letto in più rispetto a quanto effettivamente dichiarato dal titolare. A quest’ultimo, pertanto, per le irregolarità registrate, sono state elevate una serie sanzioni per un ammontare complessivo di 4.000 euro.
Le altre tre chiusure sono scattate, sempre nella giornata di ieri, nella zona della stazione Termini, a seguito di una serie di controlli effettuati dagli agenti della Divisione Polizia amministrativa e Sociale su tre attività ricettive site in Piazza Vittorio Emanuele II.
Da alcuni accertamenti specifici – riconducibili alla configurazione delle strutture, site all’interno del medesimo stabile e gestite con un’unica reception, e alla numerazione sequenziale delle stanze – è infatti emerso che la titolare delle tre attività – in possesso di un’autorizzazione per “affittacamere” – le avesse, di fatto, gestite come unica attività alberghiera in assenza della segnalazione certificata di inizio attività (c.d. S.C.I.A.).Con la notifica del provvedimento emesso dal Questore di Roma ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S, è scattato l’ordine di cessazione immediata delle attività svolte in maniera abusiva e, al contempo, la sospensione per cinque giorni delle attività ricettive autorizzate.