Il mondo dello sport azzurro piange oggi un’altra sua leggenda. S’è spenta infatti all’età di ottantanove anni Lea Piroli, una delle prime campionesse assolute del tennis italiano. La dedica della Federazione Italia tennis, la FITP, emblematica, semplice ma emozionante: “Ciao Lea”. La storia di una campionessa incredibile, che va narrata dall’inizio, dalla sua infanzia, da quel trasferimento in Kenya dove il papà fece appositamente costruire per lei un campetto. E allora racchetta e palla da una parte all’altra: predestinata sin dai suoi primissimi giorni. Poi la storia raccontò una campionessa da grande capace di dominare il palcoscenico del Bel Paese con un’egemonia incontrastata per tutti gli anni 60 e oltre: 27 trofei, tra singoli, doppi e doppi misti. Elegante, maestra, figura di spicco. La prima grande enorme figura di riferimento per il tennis rosa in Italia. E allora la scelta di trasmettere per decenni e decenni, quasi come fosse eterna, lei e quel suo sapere, alle generazioni successive. Ma generazioni e generazioni. La scelta, tra le prime in Italia (anche questo va sottolineato, ndr) di passare proprio al giornalismo, televisivo e di carta stampata, per trasmettere la sua cultura, le sue sfumature, i suoi trucchi, la sua esperienza. Dapprima come telecronista per l’antica Telemontecarlo, poi come penna (assolutamente raffinata, ndr) del Giornale. Fino ad oggi. Dopo decenni di classe. Prima in campo, poi da fuori. Dalle scrivanie al microfono. Per l’appunto fino ad oggi. Il saluto delle istituzioni. Il saluto del suo Bel Paese. Che ha arricchito, lei, figura iconica.
Sport
4 Ottobre 2024
Lo sport italiano piange un’altra sua leggenda: s’è spenta Lea Pericoli, prima regina del tennis azzurro