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    4 Ottobre 2024
    Manchester United, scossone nell’aria? Villa Park decisivo, Ten Hag a serio rischio

    Pronti all’ultimo weekend di calcio per club, un calendario sempre più fitto e contratto che nonostante denunciato dai calciatori continua a far vittime illustri nel football europeo, si guardi ai crociati di Rodri e Bremer, prima della fatidica sosta d’ottobre, per nazionali e Nations League. E tra i tanti capitoli che prevede il calcio internazionale in queste ultime imminenti 48 ore prima del grande break, in Premier le copertine vanno tutte rivolte a quanto sta succedendo al Manchester United. Ennesimo avvio disastroso di stagione. Quell’ottavo posto concomitante a quella stessa FA Cup che salvò Ten Hag da un destino che sembrava segnato, ma adesso ci risiamo. Non se ne esce. La partenza è stata sulla falsariga degli ultimi anni. E quando dietro l’angolo spunta la sosta, nessuno più dei tecnici in difficoltà trema. Lui ostenta sicurezza e va dritto per la sua strada. Il ko tecnico interno all’Old Trafford, quello col Tottenham, secondo 0-3 consecutivo e successivo a quello coi rivali di sempre del Liverpool, per tanti stampa britannica su tutti, stavolta potrebbe essergli stato fatale. Ieri reazione d’orgoglio ad Oporto per i primi venti minuti, poi rimonta incassata, grossa ennesima e dolorosa, prima di quel pari di Maguire che miracolosamente gli consegna ulteriore ossigeno. Quantomeno quello per ambire a domenica. Ma proprio domenica sarà un’altra trasferta ad altissimo quoziente di difficoltà quella che dovrà affrontare Ten Hag: Villa Park, quei Villans forti di quarto posto, Champions League football e vittoria eterna sul Bayern. Sarà come sempre campo e clima ostile, storicamente complicatissimo. Ecco perché nonostante quel pari di ieri sera strappato all’ultimo respiro i tumulti non si placano. Tifosi e stampa sentono che non regga più lo spogliatoio in mano. Già, quei tifosi stessi, moltitudine della quale ne chiede la testa ormai da tempo. Pervenuto per trapiantare calcio, nuovo ciclo ed espressioni Ajax dei miracoli: niente fu più fallimentare, soprattutto alla luce degli investimenti. Ingenti, enormi. Investimenti che non giustificano una Carabao e quella FA, vinta francamente fortuitamente. Poi ci sono i livelli: in altri club sarebbe stato abbastanza, a latitudini come quelle d’Old Trafford non potranno mai bastare. Nonostante da dieci anni, da quando Sir Alex ha lasciato, il Man U non sia mai più stato come club e continuità ai massimi livelli. Ma adesso non è tempo di passare al passato, nemmeno soprattutto a quello di recente di passato. Tempo di presente. Villa Park. Se Ten Hag perde, rischia, e parecchio. Traghettatore Van Nisterlooy? O Tuchel sullo sfondo? Al momento la prima sempre l’opzione sembra l’opzione, se fosse, più percorribile.