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    Cronaca
    7 Ottobre 2024
    Roma, la 30enne Valentina Ruatti trovata morta in casa: il suo cane l’ha vegliata per due giorni

    ROMA – Tragedia nei giorni scorsi nel quartiere romano di Casal Bertone. Alle 21.15 dello scorso 30 settembre, infatti, una giovane psicologa di 30 anni, Valentina Ruatti, è stata trovata morta all’interno dell’appartamento di Via Domenico De Dominicis che condivideva con un coinquilino 60enne. A fare la macabra scoperta sarebbe stato proprio quest’ultimo, che, dopo non aver ricevuto notizie della ragazza dalla sera del sabato, ha deciso di provare a bussare alla porta della stanza della Ruatti. Dall’altra parte non è arrivata però alcuna risposta e allora l’uomo ha deciso di entrare. La ragazza era morta sul letto con una siringa nel braccio e a terra c’era anche un cucchiaino con tracce di cocaina. Accanto alla 30enne, poi, c’era il suo chihuahua, che l’ha vegliata per tutto il weekend. L’ipotesi, naturalmente, è quella della overdose, ma la Polizia che sta indagando sul caso vuole vederci chiaro e capire se la giovane donna fosse una tossicodipendente abituale, o se, al contrario, qualcuno possa averle fatto fare una prima esperienza con la cocaina, magari con una partita di droga tagliata male.

     

    Vicino al corpo un ago e una siringa. Per ricostruire il decesso della psicologa, che da poche settimane avevano ottenuto l’abilitazione, la procura di Roma ha aperto una inchiesta.E’ stata la mamma, dal veronese, la prima ad allarmarsi. Da quasi due giorni non riusciva a mettersi in contatto con la figlia e allora ha chiesto a delle amiche di raggiungerla a casa. Lì la scoperta del corpo. Il 60enne che condivideva l’appartamento con la neo psicologa ha aperto la porta e fatto la terribile scoperta.L’ipotesi overdosePer adesso, come indicato, l’ipotesi su cui sta lavorando chi indaga è un sospetto di overdose. Una pista che, se avvalorata, spingerebbe verso una direazione. Cioè: chi ha ceduto la sostanza stupefacente. Gli elementi raccolti sul luogo del ritrovamento del cadavere, i controlli su cellulare e pc potrebbero fornire in tal senso ulteriori elementi. Riscontri, inoltre, che potrebbero arrivare anche dall’esame autoptico. La famiglia in cerca di risposteDall’altro lato c’è la famiglia della 30enne, che è a caccia di risposte e che è si è affidata a una legale. I familiari, infatti, sono in attesa di chiarimenti sulla morte della giovane. Soprattutto perché, come hanno sostenuto appena saputa la tragica notizia, la ragazza non ha mai avuto problemi con il mondo delle sostanze stupefacenti. Una dramma, quello di Casal Bertone, che si è tinto di giallo. E sul quale la polizia sta cercando di unire i pezzi del puzzle, per poter arrivare alla verità.