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    Cronaca
    8 Ottobre 2024
    Chiusura Roma Nord per i lavori di raddoppio. Bonanni: “Non accetteremo passivamente lo stop, in programma diverse mobilitazioni”

    di Simona Tenentini

    VITERBO – Un calvario che durerà tre anni.E’ questa la sintesi dell’incontro, richiesto da lungo tempo, che si è tenuto ieri tra l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, Fabrizio Ghera, ed i sindaci dell’area Flaminia in vista dell’annunciato raddoppio della ferrovia Roma Nord tra Riano e l’attuale stazione di Magliano Romano.

    Un intervento previsto da anni e continuamente procrastinato che è stato prospettato con non pochi disagi conseguenti.Innanzitutto la ferrovia Roma Nord, nel tratto da Montebello a Morlupo resterà chiusa per tutto il tempo dei lavori, che saranno divisi in due lotti: il primo da Riano a Castelnuovo, il secondo fino a Morlupo.Gli interventi dovrebbero durare 18 mesi ed iniziare probabilmente a marzo 2025, poiché mancano ancora alcuni passaggi ed adempimenti burocratici necessari per l’avvio dei lavori.

    A completare questo quadro infausto, la previsione di linee Cotral sostitutive che andranno a coprire i treni soppressi e l’assoluta mancanza di interventi per ovviare ai problemi di viabilità sulla Flaminia conseguenti all’apertura dei cantieri.Una situazione di elevata criticità, di fronte alla quale i viaggiatori non sono di certo intenzionati a rimanere con le mani in mano.E’ il presidente del comitato pendolari Roma Nord, Francesco Bonanni, a farsi portavoce dei mal di pancia connessi alla notizia della chiusura della Roma Nord.“Siamo decisamente stanchi di essere assoggettati, di continuo, alle ricorrenti notizie sull’ammodernamento della ferrovia di fronte alle quali i nostri sindaci hanno un atteggiamento meramente attendista e quasi passivo di fronte alle scelte imposte a livello regionale.”

    “Non si deve chiudere assolutamente la tratta per 3 anni – prosegue Bonanni – si può e si deve lavorare anche a linea aperta.Sul raddoppio della tratta ci sarebbe poi da aprire un capitolo a parte, visto che questi interventi previsti di raddoppio, alla luce delle nuove tecnologie disponibili in campo ferroviario, sono  praticamente inutili: uno sperpero di soldi e la previsione di nuovi e ripetuti disagi per i pendolari già costretti ad un’Odissea quotidiana fatta di soppressioni, di ritardi e di cancellazioni. Per avere degli effettivi miglioramenti, basterebbe ammodernare il segnalamento sui binari, installare i GPS sui nuovi treni che arriveranno e su quelli attuali e togliere i blocchi messi da ansfisa dal luglio 2019, una combinazione deleteria che ci ha portato alle condizioni pietose attuali del servizio.

    La peggiore ferrovia d’Italia è la nostra, purtroppo.” Avete in programma iniziative di mobilitazione? “Si certamente. Il primo passo sarà sensibilizzare gli studenti degli istituti superiori che sono serviti dalla tratta ferroviaria. I ragazzi sono i primi ad essere colpiti dai disservizi continui e con loro cercheremo di portare avanti una massiccia campagna sul tema, visto che viene tra l’altro sacrificato il sacrosanto diritto allo studio.

    Nei prossimi giorni avvieremo una serie di iniziative, non staremo certo inermi di fronte allo scempio che è in previsione.” conclude Bonanni.