FROSINONE – “Iniziate le attività propedeutiche all’avvio dei lavori per l’ampliamento del museo archeologico comunale”. A darne notizia è l’amministrazione comunale.
L’area di cantiere comprende, oltre all’area oggetto di intervento, ulteriori due aree nelle vicinanze, indispensabili alla operatività dell’impresa incaricata della realizzazione dell’opera. Nello specifico saranno occupati 35 metri quadrati circa in via San Simeone e 40 metri quadrati circa in piazza Valchera.
I lavori sono stati consegnati all’impresa esecutrice dall’amministrazione comunale lo scorso 26 settembre e termineranno nei primi mesi del 2025.
“La città di Frosinone attendeva da molti anni questo momento – ha dichiarato il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli –. Con l’ampliamento della struttura museale diretta egregiamente dalla dottoressa Maria Teresa Onorati, il capoluogo usufruirà di un ulteriore luogo di conoscenza e di crescita culturale, che andrà ad aggiungersi ai tesori custoditi in via XX settembre e alla pregevole sezione romana collocata all’interno del Palazzo comunale di via del Plebiscito. L’obiettivo della nostra Amministrazione è non solo preservare e valorizzare le ricchezze del nostro passato, ma anche promuovere una maggiore conoscenza della nostra storia, della nostra identità e delle nostre radici tra i giovani e le generazioni future”.
“L’imminente avvio del cantiere di un progetto che ho seguito personalmente da circa 10 anni – ha dichiarato l’assessora al Centro storico Rossella Testa -, rappresenta un successo per l’intera città. In riferimento al centro storico, quest’area è stata a cuore dell’amministrazione Ottaviani prima e lo è oggi dell’amministrazione Mastrangeli oggi: prove ne siano gli interventi con concreti progetti di valorizzazione e riqualificazione. Si pensi solo, in ordine di tempo, all’inaugurazione della nuova piazza Turriziani, che precede di poco la conclusione dell’intervento sul complesso dei Piloni, che diventerà la cartolina della nostra città. O alla riapertura del teatro Vittoria a 27 anni dalla chiusura, ai lavori sul teatro Nestor e sull’ascensore inclinato e, appunto, all’ampliamento del museo archeologico, con un intervento che valorizza la peculiarità del cuore pulsante della nostra città. La logica dell’ampliamento del museo tiene conto in primis del ruolo del lotto nel centro storico, da un punto di vista degli spazi e delle visuali”.
“L’area dell’intervento di ampliamento del museo insiste in un punto importante del centro storico – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Angelo Retrosi -, nella salita di San Simeone che collega la parte alta del centro a piazza Valchera, risulta inoltre ben visibile dall’alto, dagli affacci della sede storica del museo stesso e degli edifici adiacenti. Il progetto pertanto concepisce la trasformazione nel rispetto di tale ruolo urbano, proponendo una sistemazione a verde che anticipa l’ingresso ai nuovi spazi e una risalita che si adagia sul costone di roccia esistente per guadagnare l’accesso alla parte alta con la vista che si apre sui monti Lepini. Le coperture stesse dei nuovi volumi sono concepite come coperture verdi, in modo da configurare l’intera lotto come un giardino. L’ampliamento del museo è concepito come frammento di un sistema di spazi pubblici articolato in più parti, creando così ambienti funzionali, moderni, accessibili, di incontro e scoperta, al servizio dell’intera comunità”.