VITERBO – Il disagio persiste dopo circa 30 giorni dall’iniziale chiusura di Via Santa Maria in Gradi dove il muro privato, crollato sulla strada, è stato rimosso ma continua a essere impedita la viabilità per questioni di sicurezza.
Come specifica l’assessore Stefano Floris, delegato ai Lavori Pubblici, raggiunto al telefono “dopo la seconda diffida inviata, la proprietà sta valutando come attivare e se attuare nuove opere per la salvaguardia dei luoghi e per la sicurezza, al fine di poter riaprire a brevissimo le due corsie di marcia”.
Al momento, tuttavia, non vi sono ancora certezze e tempistiche chiare sulla possibile riapertura, con il traffico che continua a creare enormi disagi ai residenti della zona e a tutti coloro che da Strada Cimina si dirigono verso Porta Romana, non avendo ulteriori vie percorribili.
Come molti cittadini hanno notato, ora con Via Santa Maria in Gradi chiusa da un mese circa, il quadrante manifesta tutte le sue criticità. In primis la presenza di pochi parcheggi, che costringono i genitori degli alunni delle scuole Vanni e Canevari a invadere le corsie di marcia in attesa dei propri figli. Oltre a questo, anche l’assenza di un’altra via di accesso che da Strada Cimina possa permettere alle ambulanze di raggiungere Belcolle. Tutti i mezzi di soccorso, infatti, sono ora costretti ad affrontare il semaforo all’incrocio tra Santa Maria in Gradi e Via della Grotticella, rischiando di restare impantanati nel traffico e le auto in divieto di sosta.