ROMA – I lavori del Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Antonello Aurigemma, sulla proposta di deliberazione consiliare n. 28, l’approvazione del Documento di economia e finanza regionale Defr 2025 – anni 2025-2027, e sulla proposta di legge n. 170 del 30 luglio 2024, concernente “Misure per la semplificazione, modifiche a leggi regionali varie e disposizioni relative all’esecuzione degli impegni assunti col Governo”, riprenderanno la prossima settimana. Infatti oggi, in apertura di seduta, una serie di interventi dei consiglieri di opposizione ha avanzato con toni concordi la richiesta che ai lavori presenziasse il presidente della Regione Francesco Rocca, che oggi non aveva potuto essere in Consiglio. Marietta Tidei di Italia viva ha detto che i tempi così dilatati per il lavoro su questi atti non sono in linea con le intenzioni, pur apprezzabili, dell’assessore Righini; l’opposizione è sempre stata sulla linea di dare un contributo costruttivo, ma più di due mesi di stop del Consiglio non sono accettabili, a suo avviso.
Rimarcata la lunga inattività del Consiglio anche da Claudio Marotta (Avs), inattività che a suo dire produce gravi danni ai cittadini, che specialmente nel settore del lavoro attendono risposte da quest’Aula; mettersi al lavoro quanto prima alla presenza del presidente Rocca è la necessità del momento.
Per Mario Ciarla del Partito democratico è persino superfluo spiegare le ragioni per le quali, dopo una sosta così lunga, alla ripresa dei lavori sia necessaria la presenza del presidente della Regione, che appare a questo punto non essere anche il capo della maggioranza, a suo avviso; tanto più grave l’immobilismo, in quanto la maggioranza in Aula ha numeri netti. “Falsa partenza” secondo Adriano Zuccalà (M5s) è questa di oggi, per una maggioranza evidentemente non in grado di risolvere i propri problemi interni e che mantiene intanto paralizzata la Regione.”Una crisi profonda” è alla radice di questo immobilismo secondo la consigliera Alessandra Zeppieri, del Polo progressista, immobilismo che non ci si può permettere. Anche a suo avviso la presenza del presidente Rocca è imprescindibile per la ripresa dei lavori.
Per la maggioranza, Daniele Sabatini di Fratelli d’Italia ha replicato che al centrodestra che governa la Regione non può essere imputata certamente la mancanza di trasparenza, visto che dei problemi in essere la cittadinanza è puntualmente informata. Ma questo tempo non è stato sprecato, secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia. Si tratta in fondo di aspettare solo fino a lunedì per avere il presidente in Aula e iniziare finalmente i lavori su questi provvedimenti che i cittadini attendono.
Registrata la sostanziale concordia sulla volontà di rinviare i lavori, il presidente Aurigemma ha sospeso la seduta.