In tanti hanno contestato Thomas Tuchel. In tanti ne hanno attaccato carattere. Descritto a tratti rancoroso, a tratti punitivo. Senz’altro non l’espressione del calcio più offensivo della storia. Ma moderno, contemporaneo. Compattezza evoluta e dei giorni d’oggi. Stratega di tattica, tra i migliori del panorama 2024. Non per caso per anni una delle prime scelte dei top club, chiedetene a Paris Saint Germain e Chelsea, con cui coronò un miracoloso percorso verso la seconda Champions dei Blues. L’esonero da parte di una nuova proprietà, per molti versanti particolarmente ingiusto, fino alla chiamata del Bayern. Dove in tanti s’aspettavano di più, invece solo una agevole Bundes ma senza Champions. Comunque, per quanto narrato e descritto, una carriera tra i top club europei. A differenza di uno dei suoi nemici, Antonio Conte, che di calcio europei a massime latitudini Champions ne ha saputo masticare ben poco. Da luglio senza squadra: forse ha perso reputazione, forse no. Perché adesso a contenderselo sono ben due istituzioni. La prima si chiama Manchester United che nonostante risultati disastrosi non ha ancora preso decisione definitiva sul futuro di Ten Hag. Evidentemente il club, che scelse di riconfermare il tecnico olandese grazie alla FA Cup nonostante l’ultimo deprecabile ottavo posto, non vuol ancora rinnegare la propria scelta. Ma tutto può cambiare. Che il Man Utd stia valutando attentamente i destini di Tuchel non è mistero. Ma occhio, perché potrebbe nutrire concorrenza tremendamente interna. E fascinosa. L’Inghilterra ha lasciato giocare la Nations League a Lee Carsley, in attesa di prendere decisione definitiva. Ha preso tempo. Ma Thomas piace, eccome. Ecco perché non sono escluse novità nel breve tempo. Chi lo vuole, comunque, faccia presto. Alla faccia di chi sostiene che Tuchel possa aver perso reputazione.
Sport
13 Ottobre 2024
Thomas Tuchel, reputazione intatta? Duello tra United e Tre Leoni