Finalmente giustizia. Finalmente è arrivata la sentenza. Impossibile dimenticare quanto dolore seminato. Per quella tragedia, per quel dramma che colpì tutti il 30 novembre 2022, una tragedia che calpestò l’anima di milioni di tifosi dello sport italiano. Quando vittima di un incidente stradale morì una leggenda come Davide Rebellin, tra le più grandi iconografie dello sport azzurro, lui, dall’alto di una carriera durata oltre trent’anni, uno dei più gentiluomini longevi e vincenti, specialista delle Classiche, dalla Liegi-Bastogne-Liegi al Giro d’Italia fino alla Parigi-Nizza. Quante corse, quanto sudore, quanta classe per quante tappe vinte. Fino a quel giorno che spezzò milioni di cuori. Fu investito da un camion quando, in uno della sua miriade di giorni destinati alla sua passione sogno diventato realtà tra lavoro e successi, tutto si trasformò in un incubo solenne, infinito. A Montebello Vicentino, travolto da mezzo pesante, perse la vita in condizioni drammatiche, letali. Il camionista Rieke, colpevole dell’incidente, scappò nella sua Germania, fin quando non fu trovato e catturato a Munster il 17 giugno del 2023. E allora processo dopo le indagini della Procura di Vicenza, fino alla sentenza di oggi. Il PM aveva chiesto una condanna di 5 anni; respinta la richiesta di patteggiamento, oggi è stato condannato a 4 anni di reclusione dalla sentenza di primo grado esposta oggi a Venezia. Giustizia per Davide.