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    Politica
    14 Ottobre 2024
    Rifiuti: al via i cantieri del Tmw di Roma, sará in funzione per l’estate del 2027

    ROMA – Partirá a breve la cantierizzazione dell’area a Santa Palomba, a sud di Roma, al confine del Comune di Albano Laziale. Nel primo trimestre del 2025 partiranno i lavori veri e propri per la costruzione dell’impianto e per l’estate del 2027 i primi rifiuti indifferenziati saranno smaltiti nel termovalorizzatore di Roma, trasportati su treni. L’investimento totale è confermato a un miliardo e la struttura prevede quattro impianti ancillari che saranno sostenuti con un contributo di 40 milioni di euro dal Comune di Roma che potrá quindi mettere sul mercato la materia recuperata, traendone profitto.

    La tariffa per lo smaltimento degli scarti per il Comune di Roma è fissata a 178,5 euro a tonnellata. E’ escluso che nell’impianto siano bruciati i rifiuti di altri Comuni. Il cronoprogramma e i dettagli dell’investimento sono stati confermati oggi dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in occasione della presentazione del progetto in Campidoglio insieme all’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo.

    La portata dell’impianto èconfermata a 600 mila tonnellate annue, e a oggi si stima che nel 2027 avanzeranno 61 mila tonnellate di indifferenziata che andranno al termovalorizzatore di San Vittore in provincia di Frosinone, gestito sempre da Acea.

    Nel 2027 quando sará attivo il termovalorizzatore a Roma “comunque non ci basterá” perchè “stiamo lavorando bene sulla differenziata e riteniamo di poter arrivare al 50 per cento il prossimo anno, tuttavia stimiamo che” a quella data “produrremo 661 mila tonnellate di indifferenziata e dovremo comunque servirci di San Vittore”, ha detto Gualtieri.

    “Piú che altro potremo consentire a San Vittore di servire meglio il resto del Lazio”, ha aggiunto.

    L’impianto produrrá 65 mega watt dienergia elettrica per 200 mila famiglie romane e consentirá il recupero di 15 mila tonnellate di materiali riciclabili: 10 mila tonnellate di acciaio, 2 mila tonnellate di alluminio, 1.600 tonnellate di rame piú altri materiali in minori quantitá. I quattro impianti ancillari previsti sono per le ceneri pesanti, il teleriscaldamento, il fotovoltaico e il recupero di anidride carbonica con cui sará alimentata una serra dove saranno cresciuti alberi da piantumare in cittá. Grazie a questo ultimo impianto si ridurrá di 80 volte la produzione di anidride carbonica del termovalorizzatore di Roma. E l’aria nella zona “sará piú salubre che su una qualsiasi strada molto trafficata della Capitale, dal raccordo alla Tuscolana o all’Appia”, ha chiarito il sindaco.