Sono ormai annate complicatissime per Fabio Fognini. Ed anche quest’anno certamente non fa eccezione. Tra infortuni e altre vicissitudini, una carriera in picchiata. Ma a dispetto di altri colleghi che hanno saputo risorgere dalle loro difficoltà, lo strapiombo per Fabio resta tremendamente tale. Nei tornei più importanti degli ultimi mesi sempre inesorabilmente fuori ai primissimi turni, senza vincere alcuna partita: lo dimostrano ad esempio US Open o China Open. Sembrano lontanissimi i tempi del Masters 1000 di Montecarlo, o del Roland Garros. Ed anche stavolta, nonostante fosse tornato a tentare un ATP livello 250, i risultati sono stati gli stessi. Inesorabilmente. Anche ad Almaty fuori al primissimo turno. Sconfitto addirittura dal finlandese Virtanen, 116° nel ranking ATP, ai sedicesimi di finale di quello che restava un tentativo per restare aggrappato ai minimi livelli della sua stoffa, l’ATP kazako. Niente da fare, nemmeno stavolta. Avventura, pure questa esotica, che termina subito. Vince il 23enne scandinavo per due set a zero, 24 errori gratuiti che costano carissimo prima di un secondo set in cui l’avversario sente palesemente l’odore del sangue e finisce il sanremese. Fognini adesso tornerà in Italia, ancora una volta senza alcun tipo di successo. Tenterà le qualificazioni per un torneo di entità e calibratura ancora maggiore come l’ATP 500 di Basilea. Impresa ancor più ardua. Nella speranza che un giorno possa dar segnale forte e ripartire, in qualche misura. 2024 altro anno complicatissimo, Fabio.
Sport
15 Ottobre 2024
L’inesorabile caduta di Fabio Fognini: subito fuori pure ad Almaty