Adesso sì. Adesso il punto col Belgio prende tutt’altro sapore. Perché lunedì sera s’è vista la vera Italia, quella che ha fatto finalmente spalancare gli occhi agli italiani, quella dei primi 40 minuti dell’Olimpico, grazie al netto poker rifilato ad un avversario chiaramente inferiore ai diavoli rossi come l’Israele. Ad Udine finisce 4-1 per gli azzurri: sblocca Retegui su rigore conquistato da Tonali, raddoppia Di Lorenzo, riapre Fani, chiude Frattesi, archivia ancora Dilo. Spalletti vince e convince con le sue idee, l’Italia resta capolista del suo raggruppamento di Lega A e adesso sì, ipoteca finalmente i quarti di finale. Tutto ciò che ci voleva, anche perché dopo la mesta delusione di Euro 2024 questa è una Nazionale che non può sbagliare niente e soprattutto, nell’opinione di chi scrive, Spalletti resta un commissario tecnico scelto per riportare la Nazionale ai Mondiali. Progetto triennale, si sapeva che gli Europei sarebbero stati mera transizione, brava la Federazione a riconfermarlo nonostante tumulto di giugno scorso. Trame raffinate, palleggio e dominio: è un’Italia con piena personalità, indipendentemente da chi gioca, indipendentemente da chi assume le redini di titolare. L’Italia è virtualmente ai quarti e adesso si giocherà il primato con la Francia, vittoriosa in Belgio e che resta in scia. Tra gli altri risultati, più che il poker esterno della Turchia di Vincenzo Montella in Islanda, arriva soprattutto il successo nello scontro diretto della Germania che batte l’Olanda ed ipoteca il proprio raggruppamento.