Uccise la compagna Giulia Tramontano incinta del piccolo Thiago: Alessandro Impagnatiello, è stato ritenuto capace di intendere e di volere.
A deciderlo la perizia psichiatrica disposta dai periti della corte d’Assise di Milano con la quale si stabilisce che: “Ciò che è emerso è la presenza di tratti di personalità narcisistici e psicopatici che non configurano una entità psicopatologica, ma il ‘modo di essere nel mondo’, cioè la sua specifica struttura di personalità”.
Gli esperti rilevano dunque l'”insussistenza” di un “complesso disturbo personologico”, piuttosto “nell’esame dei suoi vissuti si evince un aspetto di organizzazione di personalità che rivela una intolleranza alla perdita affettiva, intesa qui come ferita narcisistica per l’abbandono vissuto come una offesa ed al contempo come una umiliazione”.
La perizia, di 66 pagine, affidata agli psichiatri Pietro Ciliberti e Gabriele Rocca, verrà discussa in aula il prossimo 21 ottobre.“Non vi sono elementi per ritenere che al momento del fatto trovino applicazione i requisiti psichiatrici per ritenere un vizio di mente parziale o totale – prosegue, sottolineando che: l’ex barman ricostruisce “la dinamica con piena lucidità, senza confusione, neppure nelle fasi più delicate dell’omicidio di Giulia ed in quelle immediatamente successive, fatta eccezione per li numero di colpi inferti alla donna, aspetto questo ben comprensibile a fronte della emotività del momento”.