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    Politica
    17 Ottobre 2024
    PD – Lo sfogo di Eleonora Mattia diffuso per errore dopo mini-rimpasto Roma, “io umiliata”

    ROMA – “Come a molti di voi sarà capitato, oggi ho pubblicato per errore un passaggio di una conversazione privata sul mio stato su WhatsApp, che sta girando tra i miei contatti. I giudizi espressi vanno contestualizzati all’interno di una conversazione che non ha alcuna rilevanza pubblica”.

    Così su Facebook la consigliera regionale Pd del Lazio Eleonora Mattia. Mattia fa riferimento a uno screenshot che circola in rete e sui media di un messaggio nel quale si legge: “Buongiorno, questo è il mio lavoro e poi c’è tutto quello che mi hai vomitato ieri davanti a tre colleghi. Finalmente ti è uscito quello che pensavi. Ma non mi ferisce. Detto da uno che ha nominato la Tempesta (il riferimento è a Giulia, consigliera capitolina Pd, ndr) a presidente del partito (romano, ndr) e alla commissione Bilancio. Su una cosa do ragione a Sanna (vicesindaco metropolitano e sindaco di Colleferro, ndr): si può passare sopra le umiliazioni politiche ma non su quelle personali. Un’ultima cosa: chi non mi vuole sei tu, voi, e non Leodori, che giustamente fa il suo lavoro e mi combatte solo perché sono l’unica che riesce a metterlo in difficoltà. Non consideratemi più parte della vostra componente. Avrò più tempo di dare spiegazioni”.

    Daniele Leodori è il segretario del Pd Lazio e capo della corrente AreaDem, rivale di quella di Mattia considerata invece (almeno fino a questo sfogo, secondo quanto riportato dall’Agenzia ANSA) vicina al deputato Claudio Mancini, vicino a sua volta al sindaco Roberto Gualtieri. Sarebbe stato Mancini, secondo quanto ipotizza l’ANSA, il destinatario dello sfogo della consigliera regionale.

    Secondo alcune ricostruzioni di stampa, infatti, a suscitare alcune reazioni nel partito sarebbe stato il mini-rimpasto di giunta varato dal sindaco l’altra sera (Smeriglio al posto di Gotor alla Cultura e il manciniano Bugarini al posto di Catarci al Personale, col ritorno in segreteria del sindaco di Albino Ruberti). Una mossa che sarebbe stata presa senza consultare un grande pezzo di partito.

    “Ci tengo a precisare – scrive ancora Mattia su Facebook – che si tratta appunto di un contenuto di una mia conversazione privata, di uno sfogo che non rappresenta il mio pensiero sulle persone citate finito per errore in uno stato di whatsapp e di carattere esclusivamente privato. Mi scuso con la persona con cui ho intrattenuto la conversazione, per averne involontariamente rivelato il contenuto, e con le persone citate nel messaggio che è stato artatamente diffuso contro la mia volontà”.