Furti e danneggiamenti di auto, prostituzione e strade insicure. I dipendenti sono allo stremo.
ROMA – Da mesi, anzi da anni, nei pressi della sede della Regione Lazio, a via Cristoforo Colombo, si verificano episodi di degrado urbano inaccettabili. Soprattutto perché avvengono in qualsiasi ora della giornata e a pochi metri dall’entrata di una delle sedi Istituzionali più importanti del Paese.
Capita con frequenza, al dipendente regionale, di recarsi presso la sede di lavoro, parcheggiare, e all’uscita trovare una brutta sorpresa: l’auto danneggiata o, peggio ancora, rubata. Quando va bene, e la macchina è integra nel posto dove è stata lasciata, si deve barcamenare in situazioni poco gradevoli (soprattutto nei mesi invernali, quando alle 17 il cielo è già buio): non è raro trovare, infatti, vicino l’entrata della Presidenza, donne sedute vicino ad un fuocherello. Per non parlare, poi, di camion e camper parcheggiati sempre negli stessi posti, da cui ogni tanto sbuca qualche singolare soggetto.
Adesso, però, la misura è colma. Sembra che, nei giorni scorsi, un funzionario regionale abbia scritto una lettera per segnalare l’ennesimo furto subito da un dipendente regionale in pieno giorno, e durante l’orario lavorativo, nel parcheggio antistante l’edificio di via Cristoforo Colombo. Senza che nessuno si accorgesse di nulla.
All’uscita dall’ufficio, il funzionario ha trovato la serratura della portiera della macchina forzata e l’auto priva dei sedili anteriori. Dunque, in pieno giorno, qualcuno ha trovato il tempo e il modo, senza farsi notare da nessuno, di sradicare due sedili da una macchina parcheggiata a due passi da una sede dove lavorano e transitano migliaia di persone.
In Regione sono tanti i dipendenti che possono raccontare episodi simili. Prima dell’estate una donna ha trovato la sua auto sollevata da terra e priva di tutti e quattro i pneumatici. Il tutto è successo nelle vicinanze della sede e del distributore di benzina.
I dipendenti chiedono a gran voce l’installazione di un efficace sistema di video sorveglianza e più controlli da parte delle forze dell’ordine. Quest’ultime, in realtà, ogni tanto passano in zona per elevare le giustissime contravvenzioni sulle automobili parcheggiate non a norma.