Il futuro semplice di Leandro Paredes, a dispetto di un anteriore già scritto visto il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, potrebbe esser lontano da Roma e dalla Roma prima del previsto, calibrato, pensato. D’altronde non è certamente un mistero il suo storico legame, la sua forte e fedele amicizia nei confronti di Daniele De Rossi, sua mente e play basso in mezzo al campo, da cui eredità anche la fatidica casacca numero sedici. Fuorché le felici parentesi in nazionale albiceleste, non è stato l’inizio di stagione che Leo avrebbe desiderato. L’esonero di DDR può aver rappresentato il punto di non ritorno della sua seconda avventura giallorossa, per quanto resti profondamente professionista esemplare. A 30 anni suonati, non ha mai tra l’altro mascherato il suo desiderio di tornare, rientrare e chiudere la carriera in Argentina, sognando (e qui, altra striscia di legami e destini derossiani, ndr) di indossare la maglia del Boca, la sua squadra del cuore. Dal punto di vista tecnico e di mera attualità, come se non bastasse chi ha preso il posto di De Rossi ha iniziato a far altre scelte: Paredes subentra e basta, tutt’altro che metronomo e titolare inamovibile, a dispetto dello scorso anno. Ecco che quindi, per l’appunto, col contratto in scadenza il prossimo 30 giugno e quella voglia di sentirsi ancora calciatore importante al fine tra l’altro di non perdere la Nazionale, il ritorno in Argentina potrebbe concretizzarsi già a gennaio, senza aspettar necessariamente giugno. La Roma chiaramente incasserebbe ben poco, ma senz’altro si toglierebbe dalle casse un ingaggio mica da poco, storicamente ingente e rilevante. Ecco perché, se tutto dovesse andar come i Friedkin e le loro scelte si augurano ovvero continuare con Ivan Juric almeno fino a stagione, le strade tra Paredes e la Roma potrebbero separarsi ancora. E stavolta prima del previsto.
Sport
17 Ottobre 2024
AS Roma, Paredes al passo d’addio: senza DDR sogna solo Boca