Ancora una volta Jannik. Ancora una volta contro Nole. Questo passaggio di consegne che evidentemente non ha ancora ragione di cessarsi. Come a Melbourne ma soprattutto una settimana dopo Shanghai, Sinner batte infatti ancora Djokovic, stavolta senza circuiti o ATP bensì nella casa del lusso e del solo prestigio. Come la ricchezza, quella che ti dà il Six Kings Slam di Riyad. Montepremi stellari e la possibilità per chi vincere di portarsi a casa ben sei milioni di euro. Gli arabi evidentemente hanno tutta l’intenzione di spendere anche nel tennis, e si vede. E sabato, in attesa di capire chi affronterà, giocherà un’altra finale. Che non varrà per i circuiti ATP che Jannik ha chiuso davanti a tutti dopo l’ennesimo successo col cioccolatino cinese che vale l’ennesimo Masters 1000 nell’anno dell’esplosione a livelli paradisiaci, nonostante Wada; ma vale tanto, tra immagine e per l’appunto prestigio. Dopo ben due ore e mezza di gioco, alla fine di una partita combattutissima che ha visto stavolta l’altoatesino protagonista di qualche imprecisione, torna immediatamente macchina freddissima nel set decisivo e si porta a casa la finale. Appuntamento a sabato, Jannik può trionfare ancora.