ROMA – In Italia la pratica dell’utero in affitto diventa “reato umanitario”.
Dopo la recente approvazione della Camera, da ieri, dopo l’ok anche del Senato, con la modifica di un comma della legge 40, non solo chi adotta tale pratica in Italia ma da ora anche all’estero, sarà perseguito penalmente.
Una decisione legislativa epocale, che allarga la platea dei soggetti potenzialmente imputabili di “reato universale” a tutti coloro che ricorrono alla maternità surrogata anche fuori dai confini italiani, dove è vietata già dal 2004.
La pena prevista va da tre mesi a due anni di reclusione, oltre a possibili sanzioni da 600mila a un milione di euro. Una legge che, come sempre succede, ha profondamente diviso le opinioni.
Si tratta infatti di una svolta epocale nel panorama giuridico italiano che si pone in netta controtendenza all’orientamento internazionale in questo ambito.
Diverse le reazioni politiche.
Elly Schlein sul suo profilo social scrive: “Il governo compie un’atroce propaganda sulla pelle delle persone, delle famiglie e dei figli con l’obbrobrio di questo reato universale contro la gpa che altro non è se non un manifesto ideologico, che calpesta i diritti fondamentali delle bambine e dei bambini.Non si capisce perché questo governo continui ad accanirsi contro i bambini. Il PD ha votato compattamente CONTRO il reato universale sulla gpa.”
A risponderle la senatrice di Fratelli d’Italia Domenica Spinelli, componente della commissione Infanzia e Adolescenza: “Sul tema della maternità surrogata Elly Schlein continua a fare una propaganda menzognera e pretestuosa. Ritiene che la legge approvata ieri, che estende all’estero il reato di questa pratica, calpesterebbe i diritti dei bambini. Nulla di più falso, poiché l’ineludibile esigenza di assicurare al bambino nato da maternità surrogata gli stessi diritti degli altri bambini nati in condizioni diverse è garantita dall’adozione in casi particolari, normata da una legge del 1983. Questa legge, piuttosto, tutela i bambini, evitando che possano diventare oggetti di mercato privati della loro identità biologica. Questa legge, inoltre, tutela le donne e il loro corpo dallo sfruttamento di ricchi committenti. Il segretario nazionale del secondo partito italiano non può mistificare la realtà”.