VITERBO – La nuova Piazza del Comune non piace all’opposizione, in primis al consigliere leghista Andrea Micci che oggi – in occasione del consiglio comunale – è tornato a puntare il dito verso l’amministrazione sulle scelte effettuate.
Nel particolare, Micci ha chiesto al delegato ai Lavori Pubblici Stefano Floris dove siano i documenti relativi alle modifiche apportate alla piazza, perché – dopo una richiesta di accesso agli atti – solo un disegno gli è stato fornito. Un documento differente, che mostra lastroni di peperino anticati e disposti a spina di pesce. Qualcosa di molto differente da quello che oggi la piazza mostra ai cittadini.
“Dagli atti – spiega il leghista – non mi risulta come sia stato possibile passare da un disegno a spina alla bruttura che vediamo oggi. Sono tutti ritagli inguardabili. Dove è l’autorizzazione della soprintendenza? Dove sono gli atti? Non c’è niente. Sembra quasi che una mattina abbiate deciso di fare un cambiamento perché le foto storiche non erano in quella maniera, sbagliando anche le quote”.
Un duro attacco, che ha ovviamente incontrato le giustificazioni dell’assessore Floris, che ha spiegato come ogni scelta sia stata ovviamente presa insieme alla Soprintendenza.
Micci, tuttavia, ha replicato ulteriormente.
“La documentazione di modifica delle scelte in corso d’opera dove sono? Chi ha deciso cosa e su quale base? Per ora sembra un grande parcheggio, i lastroni dovevano essere anticati e non lo sono. State facendo delle brutture difficilmente sanabili. La piazza principale della città, ridotta così fa stringere il cuore. Per noi non è bella”, ha concluso l’esponente dell’opposizione.