SAN SIRO – Un finale da fantascienza. Un film, un thriller. Ma alla fine milanismo. Il Milan vince quella che assieme il derby deve diventare la gara più determinante di questa prima fase di stagione, un inizio di stagione complesso e tormentato, fino a stasera, una di quelle gare che ti fanno diventare squadra, di quelle che cimentano gruppo, ambiente e club. Un’eroica resistenza di un’ora e passa con l’uomo in meno per l’espulsione da ultimo uomo di Reijnders, dopo il vantaggio di Chukwueze, simbolo di un turnover che funziona perché gruppo significa forza e Fonseca stavolta, calendario così folle e contratto alla mano, non poteva far altro che scavare su tutta la rosa. Il Milan batte uno a zero l’Udinese respingendone ogni tentativo d’assalto fino all’ultimo istante, quando la resistenza rossonera sembrerebbe crollare sul pari di Kabasele. Ma proprio lì inizia il film: silenzio, preghiere, VAR, fuorigioco, scossa di magnitudo di un eruttante San Siro arrivata e avvertita su tutta la penisola. Tre punti fondamentali per Fonseca che risale, sale eccome, cambiano la classifica e proiettano i rossoneri momentaneamente al terzo posto. Una vittoria di quelle fondamentali, perché risarciscono Firenze e avviano dopo due settimane di sosta un ciclo terribile di sette gare in ventuno giorni. Tra gli altri risultati con cui s’è aperta l’ottava giornata di campionato dopo due settimane di sosta, spicca per evoluzione e sviluppo il due a due di Marassi tra Genoa e Bologna. Ennesimo suicidio calcistico per Vincenzo Italiano, pareggite pure e altri punti persi, stavolta letteralmente gettati alle ortiche: questo Bologna non può che esser lontano parente della favola della stagione precedente, quella targata Motta. Si sblocca Orsolini e felsinei addirittura avanti due a zero, prima di incassare al fotofinish una rimonta clamorosa, quella targata Pinamonti, doppietta sontuosa e punto fondamentale, a rilanciare la sua carriera e le speranze del Grifone stesso, falcidiato dagli infortuni, club che giustamente continua a conferire e confermare massima fiducia al Gila: ricompensa meritata. Pari a Genova e pari pure a Como: Nico Paz corona la magica settimana albiceleste e risponde al tacco di Bonny, due dei talenti più importanti della Serie A di oggi, uno a uno e punto che muove la classifica di entrambe. Soprattutto Pecchia ne aveva bisogno, dopo qualche sfortunata sconfitta incassata di troppo, sconfitte che non rispecchiavano o rendevano giustizia a quanta mole di gioco continua a costruire una delle squadre più divertenti dell’anno, proprio gli emiliani. Domenica si parte col Napoli ad Empoli, poi tempo d’Atalanta e Fiorentina, la sera super Roma-Inter.
Sport
19 Ottobre 2024
Film, VAR, boato: l’eroica resistenza del Milan, Udinese battuta 10 vs 11, Fonseca risale