Iniziata la nona giornata di Serie B 24/25. Una serie che Frosinone poteva non approcciare in maniera peggiore, dopo quel dramma chiamato Udinese di fine primavera che ha sancito la retrocessione per un club che aveva praticamente accarezzato una salvezza che avrebbe coronato e sancito il punto più alto della storia del club. Invece ritorno all’inferno e complicatissima nuotata tra gli inferi. La ricostruzione forzata in un ambiente depresso, imbarcate e umiliazioni in cadetteria, inizio di stagione tremendamente deludente, se non disastroso. La sconfitta interna con la Carrarese il punto più basso, ma Vivarini è riuscito a resistere alla sosta. C’è ancora. Lui sì, il tempo meno. Serve sterzare. E quale migliore occasione di Reggio Emilia? Domani la Reggiana, per abbandonare le terrificanti acque retrocessione, sfruttare una classifica corta e agganciare gli emiliani a metà graduatoria. Nonostante due settimane di lavoro per spegnere fuoco e cercare di ritrovare la retta via, gli infortuni rendono comunque la missione ancor più complicata. Le defezioni di Tsadjout, Pecorino e Distefano hanno falcidiato l’attacco, scelte chiaramente obbligate con Partilipo a sostegno di Ambrosino nel 433 Anche dietro contesto tutt’altro che ideale: fuori uno dei migliori, Kalaj, ma recuperato finalmente Biraschi che porterà la sua esperienza al fianco di Monterisi. Out anche Cichella, che ha accusato problema in nazionale. Vivarini sa bene che adesso filosofia e filosofia passano in secondo piano: servono punti, anche rozzi. La Reggiana aggredisce, cerca di recuperare palla immediatamente e sa gestire bene il palleggio: serve far la squadra da trasferta, all’italiana. In questo momento, per forza. Domani fischio d’inizio alle 15.
Sport
19 Ottobre 2024
Frosinone Calcio, domani Reggiana: addio filosofie, servono punti e vecchie maniere