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    Cronaca
    20 Ottobre 2024
    Rieti – Il museo Civico ospita una mostra su Antonino Calcagnadoro e Clotilde Sabucchi

    RIETI – “Sguardi incrociati alla Scuola libera del Nudo – Il Maestro Antonino Calcagnadoro e l’allieva Clotilde Sabucchi”. Dal 26 ottobre all’8 marzo 2025 è in programma la mostra al museo Civico di Rieti – sezione Storico-Artistica.

    Sabato 26 ottobre, in sala Consiliare alle 16,30 si presenterà la mostra e il suo iter di realizzazione: da dove nasce l’idea, l’impegno dell’amministrazione comunale, il concept allestitivo, la messa a punto e il montaggio.

    “Un museo Civico fortemente identitario come quello di Rieti – spiega Daniele Sinibaldi, sindaco di Rieti –, oltre a conservare, valorizzare e garantire la fruizione delle proprie collezioni, deve essere un presidio della cultura territoriale promuovendo nuove acquisizioni affinché si rafforzi nella comunità un consapevole senso di appartenenza”.

    Il museo Civico di Rieti propone questa mostra in occasione di una recente acquisizione di opere di Antonino Calcagnadoro, celebre pittore reatino, già presente in collezione grazie al cospicuo lascito degli eredi del 1937. Con l’acquisizione di nuove opere, la famiglia Orlandini-Bosio ha fatto dono al museo di alcune opere pittoriche di Clotilde Sabucchi, una talentuosa allieva romana del maestro, che è la prima pittrice ad entrare in museo.

    “La giovane donna si presenta al visitatore con il suo autoritratto – spiega Letizia Rosati, assessora alla Cultura – e ci regala dei nudi sapientemente interpretati grazie ad una tecnica spatolata e corposa, sensibile alle istanze degli impressionisti francesi, Monet e Renoir in particolare, fino al contemporaneo Casorati”.

    La mostra “Sguardi incrociati alla Scuola libera del Nudo. Il Maestro Antonino Calcagnadoro e l’allieva Clotilde Sabucchi” vuole offrire al pubblico diversi spunti di riflessione che spaziano da una dimensione più intima e personale, come l’esplorazione dei legami tra donatori e riceventi, ad una più generale come quella sul ruolo del rapporto tra maestri d’arte e allievi.

    “Se tra il Medioevo e il Rinascimento è la bottega il punto di incontro tra l’esperienza e la bravura dei maestri e il talento e l’inesperienza dei giovani – aggiunge Francesca Lezzi, direttrice del museo – fu ‘La Scuola Libera del Nudo’ di Roma che dal 1881 divenne il luogo cardine di convergenza e formazione che fece incontrare professori e giovani allievi di talento”.

    Con questa proposta il museo Civico e il Comune di Rieti vogliono aumentare l’offerta culturale, ampliare la sezione dedicata al Novecento, mettere in relazione il maestro Antonino Calcagnadoro con alcuni dei suoi allievi: Arduino Angelucci, Mustafà Ferrugli e Clotilde Sabucchi.