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    21 Ottobre 2024
    Frosinone Calcio, abisso totale e picco senza fine: Reggio manifesto del desolante ultimo posto

    Nemmeno le due settimane di sosta hanno cambiato il corso degli eventi. Il Frosinone di Vincenzo Vivarini ha perso ancora, inesorabilmente. Pure a Reggio Emilia. Al Mapei andato in scena l’ennesimo spettacolo desolante di questa prima parte di stagione. Due a zero per la Reggiana grazie alle reti di Luca Vido, una doppietta e un gol per tempo che stendono definitivamente i ciociari. Un contesto di classifica adesso letteralmente drammatico: giallazzurri ultimi in graduatoria, fanalini in compagnia del Cosenza. Ed i numeri a questo punto sono impietosi, numeri che rispecchiano e spiegano la classifica: una squadra che non segna su azione da agosto, pensate. Una sola vittoria, forse casuale, quella arrivata a Cittadella. Arrivata dopo una serie di imbarcate gravosissime, come quella a cavallo tra Brescia e Bari, e susseguita dal tonfo interno in quello che (difficile crederlo mesi fa) diventava già scontro salvezza, quello con la Carrarese. Allora per l’appunto due settimane di sosta, rosa per carità falcidiata da infortuni, ma quanto prodotto e offerto in Emilia resta lontanissimo dal concetto “abbastanza”. Possesso palla totalmente sterile, nell’ultimo quarto quasi completa incapacità di creare azioni pericolose, solo doppio lampo e traversa d’Ambrosino, ma non basta: insufficiente. E le defezioni davanti esulano dalle responsabilità. E’ la squadra che deve creare, aggredire. A centrocampo si fa sentire l’assenza di Cichella, uno dei pochi a salvarsi di questo primo scorcio stagionale. Darboe non si prende alcuna responsabilità. E sbaglia ogni tipo di scelta. E se dietro non c’è Kalaj, uno dei pochi leader, non basta Biraschi appena rientrato d’appendicite: letture troppo molli. E la facilità con cui la squadra concede, si sgretola, rinuncia a lottare fa riflettere, eccome. Lascia di stucco tutto l’ambiente. Società storicamente abituata a dar fiducia a lungo tempo ai loro allenatori, società e club senz’altro lungimiranti e spesso protagonisti di scelte vincenti. Stavolta l’impressione è che non si possa proseguire troppo a lungo in questa maniera. Anche Vivarini, per forza di cose, tornerà a rischio. Ancora no, al momento esclusi ancora ribaltoni, ma contesto e calendario diventano drammatici. E domenica arriva il Pisa, la capolista..