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    21 Ottobre 2024
    La mesta di Roma di Juric, una transizione che non funziona: l’Inter ennesimo specchio della stagione giallorossa

    Siamo ancora ad ottobre e c’è senz’altro tempo per rimettere a posto contesto e classifica. Ma senz’altro, tematiche e contenuti della sconfitta della Roma interna con l’Inter, lasciano perplessità eccome, a Trigoria. E forse stavolta anche in America. Perchè fin qui la sorprendente transizione Juric non porta risultati sperati. Il croato, tecnico storicamente di compattezza e ripartenza, proprio ieri ha scelto di giocarsi la partita, tessere e palleggiare. Ma senza colpire: impostazione sbagliata. Soprattutto, in un sistema di gioco a tre, i quinti non sono all’altezza di un club che debba nutrire ambizioni Champions. E proprio ieri sono costati chiari. E’ l’Inter a colpire, break e ripartenze affamate e Lautaro vecchio stampo e spolvero. Ma l’aspetto è che proprio l’Inter a colpire sugli orrori dei quinti: Zalewski reintregrato su richiesta del tecnico che perde pallone orripilante a questi livelli, Celik che lascia la sfera lì al limite dell’area servendo la botta non di uno qualsiasi bensì Lautaro. Insomma. Impostazione sbagliata. E scelta di un sistema non adatto agli interpreti. Davanti Dybala deve ancora trovare la forma migliore, Pellegrini meglio e frizzante ma incide poco, Dovbyk lotta e combatte ma non gli è mai permesso di trovare pertugio giusto. Dubbi, perplessità, riflessioni. E più di qualcuno ambisce al ritorno di De Rossi. La classifica resta comunque corta, ma le altre viaggiano: l’Atalanta è comunque realtà e ha vinto ancora, quelle del Nord restano sempre favorite e inseguono il Napoli. La possibilità di fallire la missione Champions resta tremendamente concreta anche quest’anno. Responsabilità dei Friedkin, nella maniera più assoluta.