Ilaria Salis, chiesta la revoca dell’immunità parlamentare.
A richiederla l’Ungheria tramite gli eurodeputati di Viktor Orban, durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo e, a confermare la notizia sono prima la stessa Salis, e, successivamente, anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.
La Salis, che ha trascorso 15 mesi in carcere a Budapest con l’accusa di aver preso parte ad attacchi contro militanti di estrema destra, ha ottenuto la liberà dopo l’elezione ad eurodeputata nello scorso mese di giugno.
Salis: “Il Parlamento Ue difenda lo stato di diritto” “Come ho già detto più volte, auspico che il Parlamento scelga di difendere lo stato di diritto e i diritti umani senza cedere alla prepotenza di una ‘democrazia illiberale’ in deriva autocratica che, per bocca anche dei suoi stessi governanti, in diverse occasioni mi ha già dichiarato colpevole prima della sentenza”.
“In gioco non c’è solo il mio futuro personale, ma anche e soprattutto cosa vogliamo che sia l’Europa, sempre più minacciata da forze politiche autoritarie”, ha commentato la notizia l’eurodeputata, aggiungendo che “non è una coincidenza che la trasmissione della richiesta al Parlamento sia avvenuta il 10 ottobre, il giorno successivo al mio intervento in plenaria sulla presidenza ungherese, quando ho criticato duramente l’operato di Orban. Evidentemente, i tiranni faticano a digerire le critiche”.
Dura la replica su X del portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, “Ilaria Salis, il fatto che ti comporti come una sorta di vittima non è solo sconcertante, ma anche assolutamente disgustoso. Lasciatemi chiarire ancora una volta: non sei stata arrestata per le tue ‘opinioni politiche’, sei stata arrestata e processata per casi di aggressione a mano armata contro ungheresi innocenti! Tutta questa farsa è uno scherzo, tu non sei democratica e non sei una martire. Sei una delinquente comune”.