(Adnkronos) – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha autorizzato la presentazione in Parlamento del disegno di legge di Bilancio. Il testo è arrivato alla Camera.
La maggioranza di centrodestra si trova ora davanti a due possibili scenari: da una parte un’approvazione ‘lampo’ della finanziaria prima di Natale, dall’altra un via libera in extremis, proprio a ridosso di Capodanno. In conferenza stampa a Palazzo Chigi, all’indomani del Cdm che ha dato il via libera alla manovra da 30 miliardi, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha parlato anche del possibile timing del provvedimento.
Il ‘viaggio’ inizia quindi oggi dalla Camera dei deputati, in virtù del principio dell’alternanza: l’anno scorso fu Palazzo Madama il punto di partenza del percorso verso l’approvazione definitiva del ddl di bilancio, che deve ricevere l’ok di entrambi i rami del Parlamento entro il 31 dicembre. L’auspicio del governo, naturalmente, è che l’iter riservi meno sorprese possibile.
Sulla tempistica, la speranza coltivata negli ambienti parlamentari e degli addetti ai lavori (ipotesi complicata da realizzare, però) è che la manovra ottenga il sì definitivo del Parlamento lunedì 23 dicembre. L’alternativa, con il Natale di mezzo, contempla il rischio che i tempi si dilatino arrivando a ridosso della fine dell’anno: ma la corsa contro il tempo per scongiurare l’esercizio provvisorio è un’eventualità che nessuno ha intenzione di prendere in considerazione. La fluidità dell’iter della finanziaria dipenderà anche dallo svolgimento dei lavori in Commissione e dagli emendamenti che saranno presentati al testo. I gruppi parlamentari contano di avere un margine di intervento più ampio di quello riservato loro l’anno scorso, anche se il raggio di azione per quanto riguarda il numero di emendamenti consentiti sarà comunque ristretto.
La corsa agli emendamenti è già partita. Dalla sanità ai Bitcoin, dalla famiglia ai bonus per l’edilizia, nell’opposizione ma anche nella maggioranza si ragiona già sugli ambiti interessati dai progetti di modifica. Si prefigura battaglia sul fronte della spesa sanitaria con Pd e M5S che da subito hanno contestato lo stanziamento da “record” indicato dalla premier Giorgia Meloni in riferimento al rialzo del Fondo sanitario nazionale a 136,48 miliardi nel 2025 e 140,6 miliardi nel 2026. Un altro ambito al centro delle proposte emendative sarebbe quello della famiglia. Nel Pd per esempio si vorrebbero apportare ulteriori migliorie alle modifiche al congedo parentale esteso di un mese all’80% dell’indennità nello schema del ddl. Dal Movimento 5 Stelle si iniziano invece a coordinare le eventuali proposte con l’intenzione di riproporre anche vecchi cavalli di battaglia come il sostegno al reddito e i bonus edilizi.
Ma le prima indicazioni sulle proposte di modifica arrivano anche dalla stessa maggioranza con il deputato leghista Giulio Centemero che ha annunciato la predisposizione di un emendamento per impedire l’aumento della tassazione al 42% sulle plusvalenze da Bitcoin paventando la fuga degli investitori del tech dall’Italia, nella fattispecie mister Elon Musk, patron di Tesla e X.
L’impianto’ della prossima legge di bilancio è stato designato nel comunicato diramato dal Consiglio dei ministri. Conterrà – si legge nel documento – “misure basate sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati”. Sono previste, inoltre, risorse per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, per il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità.
Per quanto riguarda il cuneo fiscale il ministro Giorgetti ha assicurato in conferenza stampa che sarà confermato il taglio cuneo fiscale e contributivo, “ma addirittura – ha aggiunto – faremo in modo che ci sia anche qualche beneficio sicuramente per redditi oltre 35mila fino a 40mila euro”, inoltre “ci saranno anche altre classi di reddito che ne beneficeranno”. Sulle pensioni sarà introdotto “un nuovo meccanismo di incentivazione per chi raggiunge l’età per il pensionamento in ambito pubblico e privato” per rimanere al lavoro. In merito al catasto sarà attuata una verifica ma non un aggiornamento delle rendite. Giorgetti ha poi parlato di un “sacrificio” da parte di banche e assicurazioni, aggiungendo che anche i ministeri saranno chiamati a una robusta spending review con “una riduzione media del 5% delle spese correnti dell’amministrazione dello Stato”.