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    Politica
    23 Ottobre 2024
    Schermaglie sull’approvazione del Defr, consiglio regionale ancora bloccato: lavori rinviati a martedi

    ROMA – Proseguono le schermaglie al Consiglio regionale del Lazio, chiamato a deliberare sull’approvazione del Documento di economia e finanza regionale (Defr) 2025 e sulla proposta di legge n. 170 “Misure per la semplificazione, modifiche a leggi regionali varie e disposizioni relative all’esecuzione degli impegni assunti col Governo”.

    Anche oggi è continuato l’esame degli ordini del giorno e, dopo un’apertura da parte del Pd che sembrava potere fare sbloccare la situazione di impasse, si è tornati alla normale routine con un nulla di fatto. Dopo la sospensione dei lavori per la riunione della capigruppo, i lavori sono stati rinviati a martedì alle ore 11.

    Il consigliere democratico Daniele Leodori, infatti, intervenuto sui lavori d’aula, ha sottolineato come “procedere con con questo ritmo non credo sia un buon servizio. Per superare l’imbarazzo di tutti, visto che siamo qui da tre settimane, ribadisco l’opzione di fermarci, ragionare e magari presentare una proposta di legge che nel più breve tempo possibile può essere approvata da parte di tutti”.

    In pratica la proposta era di stralciare un emendamento al collegato di bilancio relativo alla costituzione di un nuovo soggetto competente sui parchi regionali. Prevedere una proposta di legge con un solo articolo da discutere con l’assessore regionale competente Giancarlo Righini e approvarlo con il consenso dell’aula.Idea che ha trovato sponda in Claudio Marotta di Verdi e Sinistra-Europa Verde-Possibile, per il quale l’ostruzionismo è frutto di “incidenti che si producono in una situazione radicalizzata. Rafforziamo l’appello per fermarci e rimettere la discussione su un binario più consistente e costruttivo”.L’apertura sembrava avere fatto breccia anche nella maggioranza, con il capogruppo di Forza Italia, Giorgio Simeoni, pronto a dare “la piena disponibilità da pate di Fi per una discussione nel merito per uscire da una situazione che non favorisce nessuno”.Per Mario Ciarla del Pd “è particolare la situazione in cui ci troviamo, soprattutto per i rapporti fra maggioranza e opposizione”.

    “Abbiamo chiesto d’intervenire con un provvedimento di legge ad hoc e poi confrontarci. La controproposta ce la dovrebbe fare l’assessore, poi saremo noi a dire se è positiva o meno, ma voi non ci avete proposto nulla, quindi penso che si giusto avere un confronto con l’assessore Righini e poi riprendere i nostri lavori con un dibattito degno di questo nome”, chiedendo al presidente Aurigemma di sospendere i lavori per una riunione della capigruppo. L’intervento del consigliere di Fi Daniele Sabatini, ha però raffreddato gli entusiasmi. “L’opposizione ha diritto di fare ostruzionismo così come la maggioranza di portare avanti un provvedimento incardinato da tempo. Non è la maggioranza che sta tenendo bloccati i lavori del Consiglio, ma è la minoranza che propone ordini del giorno su argomenti diversi. Nessuna delle forze di maggioranza, tutte presenti in commissione Bilancio quando è stata presentata la proposta di emendamento al collegato, ha mai pensato di non entrare nel merito della proposta. Con trasparenza ed equilibrio abbiamo presentato una proposta”.

    “Noi abbiamo intenzione di attuare il Defr secondo i tempi tenuto conto degli ordini del giorno che siamo pronti a discutere. Se dall’opposizione c’è intenzione di superare e ritirare gli odg sarà più facile approvare il Defr”. A quel punto Leodori ha fatto marcia indietro visto che “l’intervento di Sabatini mi stupisce.Mi ero fatto portavoce a titolo personale di una proposta ma a questo punto ritiro tutto, non saprei come aiutare oltre”.I lavori si erano aperti con la consigliera di Italia Viva-Il Centro-Renew Europe, Marietta Tidei, che aveva sottolineato come “in questo momento quasi di pausa sull’approvazione delle leggi, visto anche lo scontro dentro la maggioranza e fra la maggioranza e l’opposizione, credo che sia utile fare sistema su quelle cose che si dovranno affrontare da qui alla fine della legislatura e fare in modo che questo non sia un tempo perso ma discutere di cose che riguardano i cittadini”.