SANTA MARINELLA (RM) – La temperatura del clima politico a Santa Marinella resta alta. A tenere banco è ancora il caso Mencarelli, con il sindaco Pietro Tidei che, nonostante l’ulteriore presa di posizione del Prefetto, non intende rinunciare al suo responsabile dei Lavori pubblici. E così ieri il consigliere di centrodestra Roberto Angeletti aveva attaccato sia il primo cittadino, sia lo stesso Mencarelli con una nota assai pungente. «Ennesima menzogna del signor sindaco Pietro Tidei – ha scritto Angeletti – il quale dichiara in video e per comunicato che l’architetto Mencarelli rimarrà al suo posto, nonostante la comunicazione del prefetto che ne invoca l’immediata rimozione, avvalorato in questo dal parere della Funzione pubblica. Come mai tanta veemenza e supponenza per difendere un “amico”, che in tanti anni ha fiancheggiato e appoggiato i vari pindarici progetti di Pietro Tidei? Quest’ultimo dichiara che Mencarelli non è mai stato “sollecitato” dalla Procura in tanti anni di onorata carriera, dimenticando, o omettendo, che nel 1983, in occasione della ristrutturazione della “Nona” è stato arrestato per un giro di mazzette da 200 milioni di lire, quando ricopriva un ruolo nella commissione edilizia del Comune di Civitavecchia, forse Pietro Tidei lo ha dimenticato? O ancora Tidei ha cancellato l’accusa di abuso d’ufficio per il funzionario dei Lavori pubblici del Comune di Civitavecchia, per aver firmato la concessione di ulteriore attività di scavo alla Tirrenia Bitumi, la cava sulla provinciale per Tolfa e che lo ha condotto a processo? Forse il signor sindaco che è avvocato e ha quarantacinque anni di toga saprà bene la differenza fra non avere condanna e non essere stato sollecitato dalla Procura. Mi auguro infatti che la Procura indaghi anche al Comune di Santa Marinella e Tolfa e controlli tutta la documentazione a firma dell’architetto Mencarelli. Cosa teme Pietro Tidei che se emergessero irregolarità i titolati a risarcire eventuali danni sarebbero lui stesso, Mencarelli e tutti i componenti della Giunta comunale che hanno votato e approvato l’eventuale illecito? Di certo non sarà il Comune di Santa Marinella a rispondere in merito. Tutti sono necessari ma nessuno è indispensabile… Il posto dell’architetto Mencarelli poteva e dovrà essere occupato da un altro professionista egualmente titolato che di certo alla stessa maniera si guarderebbe bene dal firmare ed appoggiare progetti incompleti o illegittimi». Immancabile, questa mattina, è arrivata la replica, durissima, di Pietro Tidei. «Lo squallore di Angeletti non conosce limiti – esordisce nella sua nota il sindaco di Santa Marinella -. Invece di pensare ai suoi processi, ai suoi reati accumulati, ritrova una storia di quarant’anni fa, dove l’architetto Mencarelli fu coinvolto suo malgrado e subendo venti giorni di ristrettezze domiciliari nella propria abitazione per vicende a lui estranee. Fatto sta che fu assolto con la massima formula “perché il fatto non sussiste” e risarcito del danno patito per una detenzione se pur domiciliare. Voler infangare un professionista che in quarant’anni di attività presso quasi tutti i Comuni del comprensorio, nei quali ha sempre riscosso stima per la propria professionalità, significa non solo calpestare la dignità altrui ma gettare misere e sporche accuse da quale pulpito, da colui che della calunnia fine a se stessa ne ha fatto modello di vita. Chi conosce come me Mencarelli da quasi quarant’anni e chi lo ha visto lavorare nell’interesse del comune non può certo disconoscergli competenza e pragmatismo negli obiettivi raggiunti. Confermo non solo la mia stima e fiducia a Mencarelli, ma dico ad Angeletti: guardasse la sua di vita allo specchio e giudicasse prima se stesso. Un episodio in un tempo remoto che non ha precluso affatto la vita di un noto e affermato professionista non può, in uno stato di diritto, lacerare coscienze tantomeno emettere giudizi».
Politica
24 Ottobre 2024
Caso Mencarelli a Santa Marinella, botta e risposta Angeletti-Tidei