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    24 Ottobre 2024
    Cina, risoluzione a Strasburgo: M5S, Salis e Lucano votano contro condanna provocazioni verso Taiwan

    (Adnkronos) – Gli eurodeputati del Movimento Cinque Stelle e i due di Avs che militano nel gruppo della Sinistra, Ilaria Salis e Mimmo Lucano, hanno votato contro, oggi a Strasburgo, alla risoluzione che condanna le provocazioni militari della Cina nei confronti di Taiwan. Sono stati i soli, tra gli italiani, ad opporsi al testo, che è passato con 432 voti a favore, 60 contrari e 71 astenuti. Secondo fonti parlamentari, il testo non ha convinto i 5S, perché considerato un po’ troppo aggressivo in alcune parti. Gli altri deputati di Avs, che siedono tra i Verdi/Ale, hanno votato a favore, a differenza di Lucano e Salis; favorevoli anche gli eurodeputati di Fdi, Pd, Forza Italia, Lega. Tra i contrari spicca il grosso del gruppo di estrema destra Esn, creato dai tedeschi di AfD. Tra le astensioni si segnalano quelle dei greci di Nea Dimokratia (Ppe) e dei francesi del Rassemblement National (Patrioti).

    Nella risoluzione il Parlamento Europeo condanna le “continue provocazioni militari” della Cina contro Taiwan e respinge “fermamente” qualsiasi modifica unilaterale dello status dello Stretto. Nel testo adottato oggi a Strasburgo, i deputati condannano le esercitazioni militari “ingiustificate” della Cina del 14 ottobre e le continue provocazioni militari contro Taiwan, sottolineando che l’incremento dell’attività militare modifica l’equilibrio di potere nella regione Indo-pacifica. Questi tentativi, spiegano gli eurodeputati, in particolare con la forza o la coercizione, non saranno accettati e incorreranno in una reazione decisa e ferma.

    Il Parlamento, inoltre, respinge “fermamente” i tentativi della Cina di distorcere la storia e le norme internazionali e sottolinea che la risoluzione 2758 delle Nazioni Unite non prende posizione su Taiwan. Si oppone ai “costanti sforzi” della Cina volti a bloccare la partecipazione di Taiwan alle organizzazioni multilaterali e invita l’Ue e i suoi Stati membri a sostenere la partecipazione significativa di Taiwan alle organizzazioni internazionali, come l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale, l’Organizzazione internazionale della polizia criminale (Interpol) e la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. I deputati esortano, inoltre, le Nazioni Unite a concedere ai cittadini e ai giornalisti taiwanesi il diritto di accedere ai suoi locali.

    Il testo sottolinea, d’altro canto, che l’Ue mantiene il suo impegno a favore della politica di ‘una sola Cina’, come fondamento politico delle relazioni con Pechino, sostenendo iniziative che promuovono il dialogo e il rafforzamento della fiducia. I deputati condannano “fermamente” le dichiarazioni del presidente cinese Xi Jinping, secondo cui la Repubblica Popolare Cinese non rinuncerà “mai” al diritto di usare la forza nei confronti di Taiwan, insistendo sul fatto che l’uso di misure coercitive per conseguire l’unificazione contraddice il diritto internazionale. Sottolineano che solo il governo democraticamente eletto di Taiwan può rappresentare il popolo taiwanese a livello internazionale ed esprimono preoccupazione per l’uso da parte della Cina della disinformazione ostile, per minare la fiducia nella democrazia e nella governance di Taiwan.

    Per i deputati, il comportamento sempre più aggressivo della Cina, in particolare verso i suoi vicini, come lo Stretto di Taiwan e il Mar Cinese Meridionale, rappresenta un rischio per la sicurezza regionale e globale. L’Ue e i suoi Stati membri dovrebbero rafforzare le proprie capacità marittime nella regione. Il Parlamento esprime, infine, preoccupazione per il rinnovato impegno della Cina e della Russia a rafforzare ulteriormente i loro legami militari, condannando la fornitura cinese di attrezzature a Mosca.

    Ci mancava lo show cooking di Emanuele Minghella, il prezzemolino della Perla, per chiudere in bellezza il 2024. Il sempre presente presidente del consiglio comunale di Santa Marinella si è dimostrato imbattibile nel rigirare le frittate. Di seguito alla bordata che gli ha servito in mattinata Stefano Marino, che ha denunciato pubblicamente un abboccamento tra lui e l’ex Sindaco Roberto Bacheca pur sbagliando la sua collocazione temporale, Minghella ha replicato invertendo l’ordine dei fattori, reclamando il fatto di essere stato cercato quale pungolo per defenestrare l’ormai stanchissimo Sindaco Pietro Tidei. In realtà, mi corre l’obbligo di precisare come l’instancabile Minghella si sia speso attraversando in lungo ed in largo non solo il territorio comunale ma anche le rappresentanze politiche dei Comuni adiacenti e i lunghi corridoi del Consiglio Regionale del Lazio per cercare una legittimazione ufficiale che gli consentisse una garanzia per saltare il fosso. E’ andato da chiunque potesse dirgli di si, promettendo che il Sindaco Tidei “non avrebbe mangiato il panettone” a condizione che il candidato unitario per il centrodestra, dato vincitore a mani basse dopo lo sfacelo di due anni del peggiore tideismo mai registrato su questi lidi, fosse identificato proprio in Emanuele Minghella. A testimoniare questa effervescenza  del presidente del consiglio comunale ci sono le decine di messaggi che sono su tutti i cellulari dei politici di centrodestra, ben conservati e che possono essere esibiti a chiunque abbia interesse, compresi il sindaco nei quali il Minghella, oltre a proporsi ed a rendersi disponibile per sfiduciare il sindaco, si lancia in considerazioni poco edificanti nei confronti del suo stesso Sindaco e dei suoi colleghi di maggioranza. Lo stesso Roberto Bacheca potrebbe confermare il contenuto dei discorsi e delle proposte che ha ricevuto e come lui tutti quelli che sono stati contattati, e sono tantissimi. Naturalmente la candidatura a Sindaco di Emanuele Minghella è considerata irricevibile da chiunque abbia dimestichezza con le vicende della politica cittadine ed abbia a cuore le sorti ed il progresso di Santa Marinella e Santa Severa. Per questa ragione il frenetico girovagare di Minghella si è arrestato già da tempo. La politica ha bisogno di certezze, la Città ha bisogno di certezze e nessuno ha più interesse a coltivare lo sfrenato narcisismo di chi pur di stare sempre in prima fila su tutti i terreni ed in ogni momento, è disponibile a cambiare fronte e strategia ad ogni cambio di vento. Se queste sono le premesse, prevedo un anno pieno di soddisfazioni.     Patrizia Befani, segretario “Noi Moderati” per Santa Marinella
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    Ci mancava lo show cooking di Emanuele Minghella, il prezzemolino della Perla, per chiudere in bellezza il 2024. Il sempre presente presidente del consiglio comunale di Santa Marinella si è dimostrato imbattibile nel rigirare le frittate. Di seguito alla bordata che gli ha servito in mattinata Stefano Marino, che ha denunciato pubblicamente un abboccamento tra lui e l’ex Sindaco Roberto Bacheca pur sbagliando la sua collocazione temporale, Minghella ha replicato invertendo l’ordine dei fattori, reclamando il fatto di essere stato cercato quale pungolo per defenestrare l’ormai stanchissimo Sindaco Pietro Tidei. In realtà, mi corre l’obbligo di precisare come l’instancabile Minghella si sia speso attraversando in lungo ed in largo non solo il territorio comunale ma anche le rappresentanze politiche dei Comuni adiacenti e i lunghi corridoi del Consiglio Regionale del Lazio per cercare una legittimazione ufficiale che gli consentisse una garanzia per saltare il fosso. E’ andato da chiunque potesse dirgli di si, promettendo che il Sindaco Tidei “non avrebbe mangiato il panettone” a condizione che il candidato unitario per il centrodestra, dato vincitore a mani basse dopo lo sfacelo di due anni del peggiore tideismo mai registrato su questi lidi, fosse identificato proprio in Emanuele Minghella. A testimoniare questa effervescenza del presidente del consiglio comunale ci sono le decine di messaggi che sono su tutti i cellulari dei politici di centrodestra, ben conservati e che possono essere esibiti a chiunque abbia interesse, compresi il sindaco nei quali il Minghella, oltre a proporsi ed a rendersi disponibile per sfiduciare il sindaco, si lancia in considerazioni poco edificanti nei confronti del suo stesso Sindaco e dei suoi colleghi di maggioranza. Lo stesso Roberto Bacheca potrebbe confermare il contenuto dei discorsi e delle proposte che ha ricevuto e come lui tutti quelli che sono stati contattati, e sono tantissimi. Naturalmente la candidatura a Sindaco di Emanuele Minghella è considerata irricevibile da chiunque abbia dimestichezza con le vicende della politica cittadine ed abbia a cuore le sorti ed il progresso di Santa Marinella e Santa Severa. Per questa ragione il frenetico girovagare di Minghella si è arrestato già da tempo. La politica ha bisogno di certezze, la Città ha bisogno di certezze e nessuno ha più interesse a coltivare lo sfrenato narcisismo di chi pur di stare sempre in prima fila su tutti i terreni ed in ogni momento, è disponibile a cambiare fronte e strategia ad ogni cambio di vento. Se queste sono le premesse, prevedo un anno pieno di soddisfazioni. Patrizia Befani, segretario “Noi Moderati” per Santa Marinella
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    2 Gennaio 2025