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    Politica
    24 Ottobre 2024
    Civitavecchia, centrodestra contro Piendibene sulla Csp

    I consiglieri Grasso, Giammusso e Grossi all’attacco dell’Amministrazione: “Spartizione politica e costi aumentati”

     

    di Marco Gubetti

     

    CIVITAVECCHIA – Questa mattina a Civitavecchia si è tenuta una conferenza stampa organizzata dai consiglieri di minoranza, i quali hanno deciso di andare attacco dell’Amministrazione Piendibene per le scelte compiute recentemente dalla Giunta sulla Civitavecchia Servizi Pubblici. “Dopo un’intera campagna elettorale passata a declamare lo slogan ‘Fuori la politica da Csp’ – spiega Massimiliano Grasso, capogruppo di Fratelli d’Italia al Pincio -, oggi dobbiamo registrare che la nuova Amministrazione di centrosinistra ha usato la partecipata comunale per costituire quel campo larghissimo che a livello nazionale non c’è”. In effetti, come sottolinea Grasso nel suo intervento, oltre alla presidente Francesca Romana Tomaselli e alla consigliera Paolo Rita Stella, entrambe di estrazione Pd, come terzo membro del board, “l’Amministrazione ha scelto Alessio Gatti, guarda caso candidato nell’ultima tornata amministrativa nelle file di Italia Viva”. “Sembra – continua Grasso – che sulla Csp sia stato calato un accordo politico preconfezionato in altre sedi che ha portato a nomine che non hanno nulla a che fare con le competenze in materia di servizi pubblici”. Ma nel mirino del centrodestra non c’è solo una spartizione politica della partecipata “legittima – concede Grasso -, ma in netta contraddizione con quanto i rappresentanti del centrosinistra avevano detto negli anni scorsi e poi in campagna elettorale”. La polemica dell’opposizione, infatti, riguarda anche le tre consulenze assegnate nei giorni scorsi dalla Csp “che avranno – spiega ancora Grasso – un costo totale tra i 120 e 130mila euro e che sono state disposte rigorosamente a favore di esponenti del Pd; tutto questo mentre l’assessore al Bilancio, Florinda Tuoro, riferisce in Consiglio che per far fronte alla mancanza dei sette milioni all’anno di Enel si procederà con l’aumento dell’addizionale Irpef e altre manovre”. Di più. A non convincere l’opposizione c’è anche la delibera di Giunta che riguarda la Ficoncella e che prevede, a partire dal prossimo gennaio, un aggravio dei costi sia per i non residenti (per loro l’entrata giornaliera passerà da 5 a 10 euro), sia per i residenti, ai quali non verrà aumentato il biglietto ma verrà fatto pagare il parcheggio con l’introduzione delle strisce blu negli spazi adiacenti all’entrata delle Terme. “Un vero e proprio salasso per i civitavecchiesi – evidenzia il consigliere della Lega, Antonio Giammusso -. Fermo restando che verificheremo se si possono mettere i parcheggi blu davanti alla Ficoncella, non è assolutamente chiaro come il sindaco intenda controllare gli stalli e il loro pagamento. Manderanno alla Ficoncella un ausiliare del traffico ogni giorno, oppure utilizzeranno uno dei pochi Vigili Urbani disponibili?”. “Per quello che rappresentano le Terme della Ficoncella per tutti i civitavecchiesi, al di là del problema degli aumenti, tutto il dossier avrebbe dovuto essere trattato con ben altra cura e attenzione”, chiosa il consigliere di Forza Italia, Luca Grossi. La denuncia finale del centrodestra è dunque chiara: “Da un lato – conclude il suo affondo Grasso – l’Amministrazione dice che per il Comune ci sono problemi di bilancio e chiede sacrifici ai cittadini, e, dall’altro, aumenta i costi concedendo consulenze sulla cui utilità si potrebbe discutere a lungo. Non ci siamo”. Proprio mentre si tiene la conferenza stampa arriva la notizia che per mercoledì prossimo, 30 ottobre, viene convocato il Consiglio comunale e che all’ordine del giorno ci sarà anche la Csp. Facile prevedere scintille in aula.