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    24 Ottobre 2024
    Pedro Re d’Europa: capolista Lazio, sfatato tabù olandese

    Finalmente la Lazio sfata il tabù olandese. Per quanto, nonostante fine ciclo, smantellamento della vecchia era e contestazione di giugno, la Lazio stia facendo bene in campionato, in Europa League la rivelazione della nuova creatura Baroni vola. Vola altissima. Finalmente trionfo anche in Olanda, dopo tre sconfitte consecutive negli ultimi decenni, a cavallo tra Rotterdam e Alkmaar, un trionfo che significa non soltanto 2-0 ad Enschede col Twente, ma soprattutto tris in Europa League, capolista ancora a punteggio pieno dall’alto delle sue vittorie su tre dopo il doppio largo successo tra Nizza e Dinamo Kiev, nove punti su nove e differenza reti ancora migliore delle altre due Tottenham e Anderlecht. Decide l’espulsione di Unnerstall nel primo tempo, svolta che apre gli spazi ad un’armonica Lazio che domina, armonica, palleggia e timbra. Con chi? Ancora eterno Pedro, la carta in più, l’ultimo leader, il più vincente e nelle sue acque naturali, quelle della sua miriade di trofei decisi e conquistati, quelle europee. Nella ripresa chiude pure Isaksen, dopo gestione e amministrazione. Pur senza Nuno e Guendouzi, senza i suoi trattori, la Lazio vince. Tanto per cambiare ancora positivo Dia, che conquista l’espulsione avversaria; bene anche Marusic, solido come Gigot, debutto d’esperienza, eccome. Forse il migliore a centrocampo diventa Vecino, che sembrava quello dei vecchi tempi: inserimento e tacco, movimenti con e senza palla, esperienza e visione allo stato puro. Insomma, stavolta l’Olanda è dolcissima. La Lazio rientra a gonfie vele, vola altissima.

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