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    24 Ottobre 2024
    Stirpe, Angelozzi, Frosinone e quel cambio di rotta: dalle spalle a Vivarini al lancio di Leandro Greco, la ricostruzione di giallazzurre giornate roventi

    Soltanto sette esoneri in 21 anni di gestione calcistica, parla e spiega la lungimiranza di uno dei presidenti più longevi in attività della storia del calcio italiano delle massime categorie, Maurizio Stirpe. Alla fine non c’è stato niente da fare: ha vinto la pressione, ha vinto il clima, ha vinto la contestazione, ha vinto il presente, hanno vinto i risultati. Catanzaro festeggia l’esonero di Vincenzo Vivarini a Frosinone, una città che s’è sentita tradita da qualcuno che ha lasciato il progetto giallorosso per sposare dopo un lungo corteggiamento estivo quello giallazzurro, per rilanciare ambizioni di massima Serie in un club che soltanto all’ultimo respiro primavera scorsa non riuscì a coronare il sogno di una salvezza soltanto accarezzata e sgretolata nella drammatica notte Udinese. Il matrimonio tra Vivarini e Frosinone è stato fallimentare: imbarcate su imbarcate, sei sconfitte in nove giornate, club ultimo, sì, ma stavolta in B. Stavolta, pur una società che soprattutto con Angelozzi non cambia mai, ha dovuto voltar pagina. In tanti s’aspettavano un’ultima disperata dose di fiducia, conoscendo proprietà e direttore, ma stavolta non è stato così. Stirpe in sala stampa ha spiegato perché, il perché di questa decisione e di questo cambio di rotta, ad ambiente, stampa e tifoseria. Ha spedito la squadra in ritiro e attaccato calciatori “non in linea” con ambizioni del club, ma l’esonero nasce per toglierli alibi. Se l’esonero dopo nove giornate scocca in maniera antidirezionale alla loro storia, Stirpe e Angelozzi hanno comunque compiuto una scelta coraggiosa che se di successo lungimirante debba esser per forza. Nessuno svincolato, nessun traghettatore, la scelta è stata quella di consegnare la più importante opportunità della carriera a quello che negli ambienti e scrivanie giallazzurri definiscono il loro gioiellino di casa, Leandro Greco. Ex noto centrocampista della Roma e pupillo del Ranieri 1.0, ha smesso da anni a s’è immediatamente messo a far l’allenatore: adesso la promozione, da tecnico della primavera a prima squadra, una squadra disastrata ma l’opportunità di infondere le sue idee da zero. E costruire. E ricostruire. Squadra in ritiro, ma lui si gioca la chance più prestigiosa, quella di rilanciare il Frosinone e lanciare egli stesso. Spiccare il volo. In bocca al lupo, Leandro.