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    25 Ottobre 2024
    ATP 500 Vienna: consacrazione Musetti, ancora colpo grosso su Zverev e super semifinale. Fuori Berrettini

    D’altronde non si arriva ad una semifinale olimpica e si scrivono radiose pagine di sport azzurro per caso. Talento italiano straordinario. No, stavolta non parliamo chiaramente per una volta del numero uno al mondo, Jannik Sinner, bensì del marmo più luccicante di Carrara, Lorenzo Musetti. Che beffa e batte ancora uno dei top nel ranking ATP, un’istituzione contemporanea, qualcuno contro cui prima o poi tutti debbono fare i conti, come Zverev. Bissando, storia nella storia, il successo ai quarti di Parigi che mesi fa gli valsero le storiche semifinali, semifinali le stesse raggiunte venerdì non proprio in un ATP qualsiasi, quale il 500 di Vienna. E sabato, quasi da favorito, affronterà il britannico Draper. Un Musetti stellare ribalta dunque Zverev, una battaglia di nervi e qualità durata tre ore, tra ribaltamenti e colpi di classe che, da quarto più atteso, hanno deliziato senza minimamente tradire le aspettative il pubblico dell’Austrian Open, quello della Capitale austriaca. Un Musetti che sembrava sconfitto dai più dopo il primo set, tra diversi errori e qualità annessa all’esperienza di un Top 3 come Zverev, che chiude il parziale 6-2. Ma lì escono quegli artigli e quella personalità che per il definitivo salto di qualità, ad uno della sua tecnica, abbiamo sempre richiesto e forse lamentato in particolare nella prima metà di un 2024 che poi estivamente sarebbe diventato l’anno della sua definitiva consacrazione a livelli come questi. Perché poi lotta punto a punto e vince al Tie-Break il secondo set, ribaltando la contesa; allora tutti in piedi giocata su giocata e colpo su colpo per l’ultimo decisivo set, che indirizzato dal Break in apertura conduce e amministra con sapienza per il definitivo 6-4 e dunque due set a uno finali. Delusione Zverev, fomento Musetti. Lorenzo sarà l’unico italiano a giocarsi le semifinali, perché si infrange in concomitanza del venerdì quello del Martello, Matteo Berrettini: dopo aver battuto avversari come Tiafoe, stavolta scivola su Khachanov, un quarto che lascia l’amaro in bocca al capitolino perché, sebbene prestazioni nettamente migliori rispetto a fine estate ed inizio autunno, da buon diesel aveva abituato i suoi fans a sognare l’approdo fino alla fine, una volta superati i primi turni. Un pizzico di rammarico ma almeno buona forma, un quarto di un 500 non resta mai risultato scontato: adesso ritroveremo Berrettini in Francia per Bercy, ammesso direttamente al tabellone principale, decisivo il forfait di Korda.