Finalmente habemus allenatore. Fumata bianca, a sorpresa. Ieri sera, alla fine della settimana post esonero Padalino, la dirigenza del Latina Calcio s’è decisa e una volta sfogliata margherita, lista e candidati, ha deciso di chiamare e dirottare tutte le sue attenzioni su una figura d’esperienza assoluta, un tecnico navigato, qualcuno che proprio come il club nutre evidentemente voglia di riscatto come Roberto Boscaglia. Una carriera in piazze importanti col sogno A soltanto accarezzato, ma tanta esperienza in B e in C, piazze proprio come Palermo e Brescia. L’impresa più grande, il capolavoro del suo curriculum, forse a Trapani, lui, siciliano doc di Gela, che riuscì a costruire la doppia promozione del club dalla D alla B. Era svincolato dall’estate scorsa, quando subentrò a marzo e ottenne una miracolosa salvezza ad Ancona. Ecco perché, esperienza 56enne, hanno scelto lui. Superata la concorrenza di Colucci e Torrisi. Impresa, ancora. Quella che adesso dovrà fare Boscaglia. Riportare Latina fuori dalle sabbie mobili dopo un inizio di stagione complicatissimo. Soprattutto ricompattare un ambiente tumultuoso, ricco quotidianamente di contestazioni della tifoseria alla proprietà. Questa la scelta dunque di Terracciano e Patti: manca solo l’ufficialità, ma il Latina riparte da Boscaglia.
