Niente da fare per Lorenzo Musetti. Un cammino anche in questo caso consacrante, ma è mancata la ciliegina dell’ultimo passo. Dopo aver battuto un Top Tre come Zverev, con le emozioni regalate al popolo sportivo azzurro a Vienna per riecheggianti memorie parigine, stavolta scivola in semifinale di un ATP 500 come quello austriaco che, non nascondiamocelo, ormai ambiva ad arrivare fino in fondo e chissà, sollevare un trofeo così prestigioso. Stavolta è mancata la laurea, la corona d’alloro. E sorprende in negativo. Stavolta tutt’altro che nervi saldi e freddezza. Errori grossolani. Stucchevoli, a 24 ore nemmeno dalla giganteggiante prestazione di ieri. Forse stanco, colpevolmente evidentemente distratto. Perché stavolta scivola col britannico Draper che vince strameritatamente una semifinale sfruttando una dose enorme dell’avversario azzurro: ben 30 errori gratuiti, numeri ribadiamo sorprendenti, senza considerare le otto palle break sciupate. Alla fine vince Draper in due set: il primo dominato 6-2, il secondo lievemente più combattuto 6-4. Ma la reazione è stata troppo tardiva, s’era ben capito dalle prime battute che non fosse giornata. E pensare che il britannico non era nemmeno al meglio di condizione nel secondo set, soffriva evidentemente fastidi fisici, che dovrà necessariamente risolvere entro domani se vorrà ambire a sollevare un 500 così. In ogni modo sarà finale sorprendente, contro uno tra Khachanov (ne sa qualcosa Matteo Berrettini..) e De Minaur. Per Lorenzo adesso è tempo di comprendere gli errori, capire cosa fisicamente o mentalmente sia andato storto e tuffarsi immediatamente a partire da lunedì a Bercy. Ritorno nel parigino, in ogni modo rievocherà piacevoli ricordi.
Sport
26 Ottobre 2024
ATP 500 Vienna, Musetti stop sul più bello: troppi errori, semifinale a Draper