Missione continuità. Antonio Conte, pungente e vivace come sempre, vieta voli pindarici. Continua a parlare di ricostruzione, scrollarsi pressione di dosso, schernire e frenare chi già parla di Scudetto “senza mai aver vinto niente”. Sa bene, comunque e dall’alto della sua esperienza, che prima o poi torneranno momenti difficili, ecco perché riporta tutti sulla terra. Ma sa bene che adesso è il momento di spingere sull’acceleratore perchè, proprio grazie ad una ricostruzione sì ma particolarmente onerosa, il Napoli resta in testa alla classifica anche a fine ottobre e per continuare a guardare tutti dall’alto verso il basso può sfruttare ancora un calendario abbordabile. Al Maradona stavolta arriva il Lecce e, con un impegno a settimana, farà comunque un minimo di turnover. Con la distrazione muscolare occorsa a Lobotka finalmente Billy Gilmour, anche se Antonio lo vede solo regista. Davanti scalpita Neres, forse occasione per Ngonge, ma difficilmente farà a meno di Kvara. Panchina per Politano, insostituibili Lukaku e Anguissa, ormai pure McTominay. Per il Lecce la partita peggiore per riscattare il 6-0 incassato al Via del Mare dalla Fiorentina, ma al momento confermata fiducia a Gotti, seppur a tempo: la società vuol evidentemente vedere almeno una reazione. Napoli-Lecce sarà il primo anticipo di una calendarizzazione del sabato che ha fatto particolarmente discutere perché alle 18 si sarebbe dovuta giocare Bologna-Milan: invece la Lega ha perso, non è riuscita a ribaltare la decisione del Comune felsineo che giovedì aveva rinviato la gara in quanto la stessa Lega Serie A non è stata in grado di trovare in tempo sufficiente altri campi per riarrangiare l’incontro. Fa spesso discutere quando si recupererà: la prima data disponibile, a meno di cambiamenti e di impegni europei, al momento pensate diventa soltanto ammontante ai primi d’aprile. Alle 20.45 nonostante allerta meteo anche a Bergamo si giocherà sì Atalanta-Verona, con Gasp che scalda i motori per scalare la classifica. Aggressivo 343, con Lookman e CDK ancora a supporto di bomber Retegui, che sente l’odore del sangue e sogna altri timbri in questo suo finalmente scoppiettante inizio di stagione: consacrazione definitiva? Tra gli anticipi del venerdì intanto è spiccato il successo per due a zero dell’Udinese sul Cagliari: friulani che tornano a vincere, segnano Lucca e Davis, rivelazione Runjaic a metà classifica. Sull’altro campo il Toro si conferma realtà almeno al momento più consolidata del crescente Como di Fabregas: 1-0 Nije, super muro Milinkovic.