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    Cronaca, Sport
    26 Ottobre 2024
    Pugilato romano in lutto, è morto Cesare Venturini

    Era presidente dell’Audace, ‘tempio’ boxe da più di un secolo

    ROMA  – “Audaciani per sempre”, per fede e per passione. Una grande e prestigiosa famiglia, quella dell’AS Audace Boxe, con sede a due passi dal Colosseo, che piange la scomparsa del Maestro Cesare Venturini. Presidente della palestra più antica di Roma, nata da statuto nel 1898, ricca di cimeli e preziose testimonianze, si è spento a 75 anni, dopo aver dedicato una vita intera allo sport.

    Il tempio della boxe più famoso della capitale è nato come Polisportiva 123 anni fa, eccellendo in numerosi sport come il calcio (poi l’Audace del pallone confluì nella Roma), la lotta, il judo, l’atletica leggera, la scherma e il sollevamento pesi, rinomata anche per la famosa Sala Gigli, donata dal tenore Beniamino Gigli.

    Dopo un periodo di difficoltà, fu rimessa a nuovo e divenne centro di eccellenza del pugilato. Grazie al Maestro Venturini, uomo generoso affiancato dalla moglie Anna, come vicepresidente e dai figli Fabio e Gabriele, prima pugili e poi maestri e organizzatori, oggi punti di riferimento per agonisti e appassionati, la palestra ha ospitato tanti famosi pugili professionisti e manager sia italiani che stranieri.

    Sulle pareti il ricordo in bianco e nero e a colori di tanti miti della boxe che hanno indossato i guantini all’Audace, come Nino Benvenuti, un giovanissimo Cassius Clay, Leone Efrati, Mario Bianchini, Enrico Urbinati, Aldo Bentini, Vincenzo Cantatore fino a Mike Tyson.

    Sul ring di Roma ’60, sfuggito all’asta e restaurato grazie ad un crowdfunding lanciato dopo la pandemia dai Venturini, sono saliti anche molti attori, tra cui Sylvester Stallone. Set di numerosi progetti cinematografici e spot pubblicitari, l’Audace Boxe continuerà nel segno di Cesare Venturini.

    “Ci ha lasciato un’altra colonna della boxe italiana – il cordoglio del Presidente della federboxeo Flavio D’Ambrosi -, guida ed esempio per tutto il movimento pugilistico. A mio nome, del consiglio federale e di tutti i dirigenti e tesserati mi stringo alla famiglia e all’Audace Boxe”.